1. " ricordi dal passato"


    Data: 13/02/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... uno spiazzo non lontano da casa mia e là amoreggiavamo.
    
    Lui voleva farmi sua, ma non mi sentivo ancora pronta, per cui iniziavamo sempre con baci sempre più spinti e poi un sabato sera, in macchina. mi decisi e glie lo presi in bocca.
    
    Non era affatto schifoso, come fino ad allora avevo pensato, e meravigliando prima me e poi anche lui. cominciai a diventare abbastanza brava.
    
    Mentre succhiavo e leccavo lui mi carezzava delicatamente la vagina e aspettava che venissi, prima di sfilarsi dalla mia bocca e, masturbandosi, mi sborrava addosso.
    
    Provavo un gradevole piacere nel sentirmi la sua calda crema sul pancino, specie quando lui me la spalmava con la cappella del suo cazzo.
    
    Ma un sabato sera volli fare il salto di qualità, e quando lui si stava per sfilare lo trattenni e gli spruzzi mi arrivarono direttamente in gola.
    
    Un sapore leggermente salato, ma abbastanza gradevole, mi accompagnò per il resto della serata. Forse, a darmi un tantino fastidio, fu la consistenza di quella crema piuttosto densa, che a fatica riuscii a sputare completamente.
    
    Comunque, era fatta e, da quella sera, il più delle volte rimanevo attaccata al suo cazzo, fino alla fine.
    
    Avevo iniziato il tirocinio presso lo studio del nostro parente commercialista e tutte le sere Corrado mi aspettava all'angolo della strada.
    
    "Cerca di liberarti per un intero pomeriggio - mi chiese una mattina - potrei avere casa libera tutta per noi".
    
    "Quando?" risposi di rimando.
    
    "Dopodomani i ...
    ... miei vanno a Roma, da mia sorella".
    
    "Oggi provo a chiedere alla coordinatrice e stasera te lo dico, ora fammi scappare; si è fatto tardi" e sfiorando le sue labbra, scappai via.
    
    Fu possibile e, alle quattro, invece di andare in ufficio, ci rifugiammo a casa sua.
    
    Varcammo la soglia e lui mi strinse a sé e, baciandomi, cominciò a spogliarmi.
    
    Mi prese per mano e mezzi nudi, tutti e due, ci stendemmo sul lettone.
    
    Il calore del suo corpo sul mio, le sue mani che toccavano, che stringevano e la sua bocca, che lambiva il mio seno, stavano cominciando a fare il loro effetto.
    
    Voleva il mio vergine fiore, per cui cercò di portarmi al massimo dell'eccitazione, ma riuscii a svincolarmi da quell'abbraccio e sedendomi sul letto.
    
    "No, ti prego, non voglio" e feci la mossa di scendere per scappare via.
    
    "Aspetta, non fuggire, se non vuoi..."
    
    E mi ridistesi vicina a lui e lo abbracciai forte ringraziandolo per la comprensione.
    
    Comunque, dopo un breve sessantanove, mi girò a pancia sotto e da dietro cominciò a giocare con il mio culetto.
    
    Prima la lingua a lambire l'ano, poi un dito che lo carezzava e infine fui io a mettere in alto il culo e ad offrirglielo.
    
    Fu molto bravo, dal comodino tirò fuori un tubetto di vasellina e, umettando prima il buchino e poi il suo cazzo, lo puntò sullo sfintere e spinse.
    
    Gridai, ma non lo fermai: mi aprii, con entrambe le mani le natiche e, agevolato dal mio gesto, me lo ritrovai tutto dentro di me.
    
    Il dolore passò quasi ...
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