1. La notte dei generali


    Data: 09/02/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: matilde scrotti, Fonte: EroticiRacconti

    ... a cercare di penetrarla non le andava mai di fare quella scenetta e di scherzare.
    
    Se ne restò lì in piedi davanti al suo solito posto per qualche interminabile secondo, che sembrarono secoli, sotto gli occhi terribili e gelidi del Generale.
    
    -Prego-. Disse quasi annoiato il soldato sorseggiando l'ultimo sorso di Cognac dal bicchiere panciuto che teneva per lo stretto collo tra l'anulare e il medio.
    
    Lucille ubbedì, com'era suo solito, accennò ad un sorriso e si portò una sigaretta alla bocca.
    
    Prontamente Mitrus tirò fuori il suo accendino e gli offrì la fiamma, la ragazza si chinò sul tavolo non preoccupandosi di poter mostrare qualche dettaglio della scollatura e si fece accendere la sigaretta.
    
    -Sei stata molto brava, avevo proprio bisogno di sentire la tua voce. Oggi è stata una giornata dura-. Disse con tono impersonale Mitrus .
    
    -Felice di averti rallegrato la serata-. Rispose lei, trovando per un secondo il coraggio di guardarlo negli occhi, ma solo per un secondo. Lui, al contrario continuava a guardarla, ma non con gli occhi carichi di desiderio di qualche giovane ufficiale appena arrivato a Parigi o ammirazione come s'era abituata prima della guerra. Era più simile a quello di un falco che scruta una preda morente, un animale ferito su cui il rapace volteggia quasi a godersi la scena, sentirlo gemere disperato prima di lanciare un ultimo attacco.
    
    La cosa la inquietava, in ogni momento libero ci pensava. Si frequentavano da 1 anno e mezzo, aveva ...
    ... scoperto che era sposato dopo 6 mesi. Ma non le importava e a lui nemmeno, non parlava mai della moglie, Lucille di certo non indagava troppo. A dire il vero non parlavano mai, lui non le parlava del suo lavoro, delle sue passioni (anche se alcune le aveva intuite) e nemmeno indagava troppo su quello che faceva lei prima di vederlo.
    
    S'incontravano nella sua stanza in un hotel della città diventato quartier generale della sua divisione, mandava un attendente a prenderla e poi la riportava a casa. A lei andava bene, e, almeno nel 1941 nessuno fiatava. Innamorarsi di un soldato tedesco era davvero sconveniente,a che se era un generale, e poi, comunque era sposato no ci sarebbe stato futuro e lei lo sapeva e piano piano se ne era rassegnata.
    
    Eppure aveva iniziato a fumare di più da quando aveva iniziato questa relazione e il solo pensiero di rivederlo e di quello che avrebbero fatto, o meglio le avrebbe fatto, le faceva battere il cuore. Darsi della stupida e, ancor di più della collaborazionista, non era stata una tattica vincente per distogliersi da questi pericolosi pensieri che la tormentavano, ma non quanto la tormentava lui che le sembrava sapesse leggerle l'anima, conoscere a fondo ogni sua debolezza e desiderio, nonostante l'avesse conosciuta da poco e non parlassero mai, lui sapeva sempre cosa dire per metterla in difficoltà, costruire e distruggere le sue sicurezze con poche, laconiche, parole. Lei ne era sicura la vedeva come un'altra terra da conquistare, una ...