1. La notte dei generali


    Data: 09/02/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: matilde scrotti, Fonte: EroticiRacconti

    Lucille attraversò il grande salone del locale, aveva iniziato ad esibirsi al Gran Cafe du Place de Austerlitz due anni prima, nel 1938. Quello per il palco scenico era stato amore a prima vista, adorava farsi applaudire dal pubblico e le mille attenzioni che i gentiluomini che affollavano il Gran Cafe: attori,poeti,scrittori borghesi. Destra e sinistra non le interessava, la politica le era aliena e la guerra era per tutti una brutta parola, impossibile e distante.
    
    Era stata scelta per puro caso, o destino, faceva la cameriera e il proprietario l'aveva sentita cantare lavando per terra, le aveva proposto di esercitarsi con la cantante del momento, che era la cugina del proprietario, era una snob spocchiosa ma l'entusiasmo era molto e, Lucille, era sempre stata una che capiva al volo. Poi la ragazza si era sposata e trasferita a Londra e così era toccato a lei, talento e amore a prima vista per il palcoscenico, un mix perfetto per poter trasformare una giovane ragazza, carina ma non troppo: castana con dei grossi occhi nocciola da cerbiatta e un fisico magro e slanciato, non esattamente giunonico; figlia di un barbiere e di una domestica in una potenziale stella del varietà parigino.
    
    “ma il Signore da e il Signore prende” avrebbe detto sua madre e aveva trovato il lavoro per cui molte ragazze si strapperebbero i capelli praticamente senza sforzi, due anni dopo le arrivò addosso un onda che neanche una ragazza intelligente e fortunata come lei sarebbe riuscita ad ...
    ... evitare.
    
    Nel 1941 il Gran Cafe era sempre pieno come “nei bei vecchi tempi” (2 anni prima), solo che il pubblico era cambiato, i frack avevano lasciato lo spazio ad una varietà di uniformi i cui colori andavano dal grigio-verde dell'esercito al nero delle ss.
    
    Ma anche se il pubblico aveva cambiato tonalità, e i prezzi (per i pochi clienti francesi rimasti) erano saliti, il calore del pubblico era rimasto più o meno lo stesso.
    
    “il talento è talento, e la tua voce riesce a superare le visioni politiche e storiche mia cara” le aveva detto il generale di corpo d'armata Mitrus Von Krostner in uno dei loro incontri privati. Lucille stava proprio andando da lui, che come al solito era seduto in un tavolino per due all'angolo a destra della sala, sotto ad un quadro che ritraeva l'arco di trionfo. Come al solito aveva appoggiato il berretto sul tavolo e appeso il pesante cappotto di cuoio alla sedia; adorava quel cappotto che lo differenziava da tutti gli altri per l'eleganza delle ornature; e Mitrus Von Krosterner amava essre diverso, migliore degli altri.
    
    Lucille superò agevolmente la selva di tavolini del Gran Cafe sotto gli occhi ammiratori dei clienti e lo sguardo da vipere delle loro accompagnatrici, schivò un paio di camerieri e alla fine arrivò al tavolo ti Mitrus.
    
    -Buonasera Generale-. Disse prima di sedersi. Con chiunque altro si sarebbe seduta chiedendo da bere tra l'ilarità generale, ma con quell'uomo dai capelli brizzolati e lo sguardo ferreo che la fissava quasi ...
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