1. La madre del compagno di mio figlio


    Data: 07/02/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69

    ... Ti stavo aspettando”. Ha una luce che brilla negli occhi.
    
    “Sei stupenda!”
    
    Le vado accanto togliendomi la giacca. Mi siedo ai suoi piedi. Inizio ad accarezzarla partendo proprio dalle caviglie. Salgo lentamente. Nessuno dei due dice nulla. Ci guardiamo e basta. Cerco di cogliere i suoi fremiti, di capire in silenzio i suoi tempi, i suoi desideri, come devo muovermi. Si sta lasciando andare. Le sfilo le scarpe, una ad una. Le bacio i piedi succhiandole gli alluci attraverso le calze. Con le mani continuo ad accarezzarla sempre più in su. Entrambi moriamo di desiderio ma vogliamo gustarci l’attimo. Abbiamo tempo.
    
    I bottoni della camicia non oppongono resistenza. Saltano uno ad uno e con le labbra sono lì a baciarle il collo, e poi il seno, i capezzoli che spingono turgidi sotto la stoffa. Sento il suo respiro che si fa più forte, geme di piacere.
    
    La invito ad alzarsi.
    
    Mi guarda e all’improvviso mi bacia, con foga, come se in quel preciso istante si sentisse liberata. Come se in attimo avesse deciso di riprendersi la vita e seguire le sue passioni. Le nostre lingue si intrecciano, le nostre bocche si cercano avide. La dolce gatta di poco prima, bisognosa di coccole e carezze, si è trasformata in una tigre vogliosa e intraprendente. Ci baciamo stando in piedi, incrociando i nostri sguardi pieni di desiderio.
    
    Mi spoglia. Prima la camicia, poi la cintura e i pantaloni finiscono sul pavimento. Idem la sua gonna. E poi d’improvviso si inginocchia, con una mano ...
    ... decisa mi sfila i boxer e con l’altra calda prende il mio uccello già duro e se lo porta alla bocca. Lo lecca dalla base fino alla cappella. Lo stringe con la mano e lo infila tutto in bocca, fino in fondo. Ogni tanto mi guarda dal basso verso l’alto in cerca di approvazione. Io con le mani le spingo la nuca verso di me invitandola a succhiarlo ancora di più. Mi pianta le unghie sul culo e aumenta il ritmo di un pompino coi fiocchi. Ma non voglio venire così.
    
    La alzo prendendola per i capelli e la sdraio sul letto. Indossa ancora l’intimo e le calze a rete. Inizio a prendermi cura della sua passera, profumata, bagnata ed invitante. La dardeggio con la punta della lingua. Piccoli colpetti alternati a leccate più lunghe e profonde. Fanno subito effetto. La invito a toccarsi con la mano per assaggiare assieme a me, dalle sue dita, il sapore dei suoi umori. Deliziosi.
    
    Continuo a leccarla con passione finchè le gambe iniziano a tremarle, il ventre a contrarsi, le sue mani mi stringono a sè e con un urlo mi annuncia che sta godendo come (mi confesserà poi) non le capitava da anni.
    
    Aspetto che si calmi un attimo ricoprendola di baci e poi le chiedo di girarsi, di mettersi in ginocchio e di aprire bene le gambe. Capisce al volo ed obbedisce volentieri. Ha goduto ma non è certo appagata e io nemmeno. Le avvicino la punta del cazzo che oramai sta impazzendo, glielo strofino un po’ sulle grandi labbra e, una volta inumidito, la penetro con dolcezza. Lei reagisce spingendo con le ...