La madre del compagno di mio figlio
Data: 07/02/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69
... capire cosa vogliono e darglielo senza remore. Sedurle e farmi sedurre da loro.
Così un paio di giorni dopo quel nostro primo incontro la chiamai.
“Ciao C. ti ricordi di me?”
“Ciaoooo. Pensavo avessi perso il bigliettino… Mi ricordo benissimo”
Parlammo un po’ della serata, dei figli, della scuola, delle vacanze e poi le chiesi se aveva tempo e voglia di incontrarci prima di partire per il mare dove, mi aveva detto, si sarebbe fermata per due settimane.
“Speravo me lo chiedessi" mi disse. "Domani nel tardo pomeriggio devo proprio andare in centro città a vedere l’appartamento di un cliente a cui devo ridisegnare il salotto. Ho le chiavi e non ci sarà nessuno. Così potremo parlare e stare tranquilli”.
Ci avevo sperato ma non avrei mai immaginato che la storia avrebbe subito un’accelerazione repentina.
L’indomani mi preparo con cura. Doccia, barba, crema, profumo, capelli in ordine. Camicia azzurra, giacca blu di lino, pantalone sportivo e via. Parcheggio a debita distanza. Seguo le indicazioni che mi ha inviato tramite SMS. L’appartamento è all’ultimo piano di un palazzo signorile appena rimesso a nuovo. Devo suonare al numero 15, il portone del palazzo si aprirà da solo. Sono in anticipo di 5 minuti, come sempre. Prima faccio un giro per discrezione e per essere sicuro che nessuno tenga l’entrata sotto controllo (non si sa mai che il marito la faccia spiare…)
E’ tutto tranquillo. Mi avvicino al citofono. Suono al numero 15. La serratura scatta con un ...
... rumore metallico e io posso entrare. Il cuore inizia a battere più velocemente. Devo prendere l’ascensore, moderno e pieno di specchi, e salire al quinto piano. L’immagine di me riflesso mi carica. Sistemo giacca e capelli. Sono emozionato ma soprattutto eccitato.
“Arrivato al piano prendi il corridoio sulla destra fino in fondo. Troverai la porta già socchiusa. Entra pure” diceva il messaggio.
Eccomi, esattamente come descritto. Entro. In salotto le tende sono tirate, le luci soffuse. Una musica d'atmosfera arriva da un’altra stanza. Seguo le note e mi trovo davanti alla porta di quella che dovrebbe essere la camera da letto.
“Cosa aspetti? Vieni” la sua voce dall’altro lato è invitante.
Questo per me è il “MOMENTO MAGICO”: quando dopo l’attesa ed i preparativi, percepisci che le speranze, i sogni, i desideri da lì a un attimo stanno per trasformarsi in una splendida realtà.
Lei è lì, distesa su una chaise-longue di design, vestita di nero, con un lungo giro di perle che le scende sul seno. I capelli sciolti, lo sguardo deciso; sulle labbra un rossetto che la rende ancor più femminile e per nulla volgare. La camicia è di organza semi-trasparente. La gonna è a portafoglio con uno spacco a vita alta. Lascia intravvedere il reggicalze abbinato a delle calze a rete leggere, molto raffinate. Il mio sguardo scende fino alle sue caviglie, sottili come piacciono a me. Ai piedi un paio di scarpe chiuse, eleganti, con tacco 12 molto appuntito.
“Vieni qui, vicino a me. ...