Noia al mare 2
Data: 02/02/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Urcaloca, Fonte: Annunci69
Cari amici, continuo a proporvi la lettura di alcune pagine del diario di mia sorella quando ancora aveva sedici anni e che ho ritrovato in un vecchio mobile dismesso.
Da qualche al mare il Italia. Estate 2005
Tornando a casa sentivo affiorare le preoccupazioni per quello che avevo appena terminato di fare. Mi ero stata sbattere da un quasi sconosciuto, molto più grande di me, mentendogli sulla mia età e per di più senza usare alcuna precauzione, mi ero lavata accuratamente, certo, ma sentivo il suo sperma appiccicoso nella profondità della vagina. Potevo solo sperare che fosse andata bene.
Entrando nel cancelletto del giardino di casa, mi pareva poi che dovesse da un istante all’altro scattare un allarme. Temevo che quel che avevo fatto mi avesse collocato un lampione rosso sulla testa, ma ovviamente nulla accadde. Papà era in salotto con il telecomando in mano a fare zapping fra le insulsaggini della programmazione estiva e mi salutò chiedendomi distrattamente alcune notizie sulle condizioni del mare e della spiaggia. Risposi altrettanto vagamente.
Poi provai ad entrare in bagno, e vi trovai Lorena, la popputa compagna del genitore, a seno nudo che si spalmava sul seno un qualche unguento rassodante, lo squizz del flacone le aveva irrorato di gocce bianche le zinne. Mi scappò una risatina, pareva sborra, lei intuì i miei pensieri e sorrise- Che stupidina che sei- disse accarezzandomi i capelli
-Scusa finisco subito, facciamo un salto noi al mare, ora che il ...
... sole non scotta più-
Rimasi sola a ripensare al pomeriggio appena trascorso, e a cosa avrei fatto l’indomani.
L’indomani ero nuovamente con il cuore in gola diretta verso casa del mio amante. Avevo temuto di dover saltare l’appuntamento; papà si era messo in testa di visitare una città d’arte nei dintorni, rimasi con il fiato sospeso tutta la mattina. Rinunciare all’ appuntamento per arrostirmi in qualche cittadina dell’interno per ammirare qualche crosta in una chiesa mi faceva ribollire di rabbia. Ma poi l’aumento sconsiderato della temperatura fece desistere anche papà, che preferì la siesta con Lorena all’arrampicarsi per le scalinate del borgo prescelto. Ma quanto scopavano quei due!
Camminavo di buona lena e il lungo prendisole che avevo indosso svolazzava sul mio corpo. Sotto non avevo nulla, volevo fargli una bella sorpresa.
Mi venne incontro sul cancello, doveva aver passato la mattina a spiare la strada. Mi fece frettolosamente entrare in casa, aveva evidentemente paura dei vicini pettegoli.
Ma appena chiusa la porta iniziò a baciarmi, io rispondevo ai suoi abbracci con misura. Ero decisa a godermi tutto fino in fondo, senza arrivare allo stordimento del giorno prima. Volevo assaporare ogni momento.
Quando mi fece scivolare il vestito e rimasi nuda di fronte a lui, parve perdere la testa. Era ansioso di esibirsi nel suo pezzo forte, il cunnilingus, esercizio che doveva piacergli moltissimo. Io cercavo di non torcerci troppo e di non serrare le gambe ...