1988 - Gianna!? Ti stupro!
Data: 01/02/2020,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Maturo
Autore: PlutoTrieste, Fonte: xHamster
... sentire l'orgasmo invadermi quando mi rendo conto che ci stà godendo pure lei. La sento contrarsi attorno a me in quelle sue pulsazioni che ho imparato a riconoscere come chiaro segno che stà per venire. Stringo i denti per resistere e aspetto che arrivi al culmine pure lei. Viene di botto, con un urletto soffocato e squotendosi tutta.
E io le riverso una bordata di sperma nell'intestino, mordendomi la lingua per non urlare. Un fiotto, un altro, un altro ancora, e ad ogni getto Gianna che sgroppa come una puledra imbizzarrita.
Stupendo!
Le resto piantato nel culo e riprendo fiato, e sento che lei fa altrettanto. Poi lentamente mi sfilo e le lascio andare collo e capelli. Ormai la vista mi si è abituata alla semioscurità della cantina, il minimo indispensabile per permettermi di vederla distesa sul tavolino tra i barattoli rovesciati, con la faccia rivolta verso di me. Sono assolutamente certo che mi sta guardando mentre mi allontano da lei indietreggiando verso la porta. Probabilmente pensa che stia per filarmela dal luogo del delitto, ma ovviamente l'epilogo deve essere un altro. Con una mano mi sfilo i collant dal viso e dalla capoccia mentre con l'altra accendo la luce. Ammicco mio malgrado e vedo lei fare altrettanto... e vedo che stà sorridendo sfacciatamente, fissandomi negli occhi. - Ciao Pluto.- mi saluta, tranquilla, come se fossimo al bar, senza dimostrare nessuna sorpresa.
- Oh cazzo!- borbotto, mentre un pallet di mattoni mi arriva metaforicamente ...
... diritto in faccia. - lo sapeva!? Sapeva che ero io! Se ne è accorta subito.- dico, sommamente deluso.
Lei mi squadra dalla testa ai piedi ed il sorriso parzialmente avvizzisce. - Non subito! - ribatte con una nota di rabbia nella voce. - Bastardo delinquente che non sei altro! Mi hai fatta morire di paura, brutto figlio di puttana... con tutto il rispetto per tua madre, che conosco da anni! Essere aggredita e violentata in cantina... - scuote la testa, poi sbuffa, piega un braccio e appoggia la tempia sul palmo della mano. - Per poco non me la sono fatta sotto dallo spavento.-
- Quando? Come?- le chiedo, riferendomi al fatto che mi ha sgamato in pieno.
Il sorriso le ritorna, piú sornione di prima. - Hai commesso alcuni errori!- mi dice, quasi fosse una proff e stesse correggendo un compito in classe. - Per prima cosa, dubito molto che un vero stupratore si preoccuperebbe di far godere la sua vittima, tutt'altro. Perció quando ti sei messo a sgrilletarmi ho avuto qualche leggero dubbio. Che è aumentato quando lo hai fatto in un modo... sembrava davvero che mi conoscessi fin troppo bene, che fossi già stato a letto con me, che sapessi cosa mi piace.- lascia andare la testa e lentamente si rialza in piedi, rassettandosi il vestito. - E poi, una cosa. Per parlare hai modificato la voce. Bravo, ottima interpretazione. Ma mi hai ansimato e mugolato nelle orecchie un sacco di volte, in questi ultimi mesi. Pure io ho imparato a conoscere te, piccolo mascalzone!- Si avvicina, si ...