1. Sogno o son desta?


    Data: 29/01/2020, Categorie: Incesti Autore: IceDemon, Fonte: RaccontiMilu

    ... dall’esprimere godimento lasciandolo afferrare il capezzolo turgido con indice e pollice. Se lo rigira tra le dita e poi preme con maggiore forza tirando verso l’esterno. Cazzo! Se continua così non riuscirò a fare finta di dormire! Mi aggiusto meglio contro il materasso restando nella stessa posizione e lui scosta le mani fino a che non mi assesto e poi riparte, compiendo le stesse meticolose operazioni di prima, ma sul seno opposto. Resto impassibile con fatica mettendomi in testa che più in la di così non potrà spingersi’ ed infatti la sua mano dopo poco mi lascia così come il suo petto. Sento un fruscio di lenzuola ‘che si stia tirando una sega?- e poco dopo torna. Il calore però &egrave aumentato ed il suo pisello oltre a non essere più barzotto ma ben in tiro, punta libero sulle mie natiche. Il porco s’&egrave levato i boxer! Schiudo le palpebre, certa che nel buio della stanza non mi vedrà, e mi metto a fissare il poster di una nota rock band anni novanta, un rimasuglio di chi occupava quella camera fino a che non partisse per l’università: io. Mi lecco le labbra e la sua mano dal fianco scende sulla pancia. Questa volta però non risale, ma scende, superando l’elastico delle mutandine e raggiungendo il ciuffetto di peli che mi ricopre il pube. Con un riflesso incondizionato mi ritrovo a scostare la gamba, facilitandogli il compito. Ma che mi sta passando per la testa! Lui ne approfitta, infilando indice e medio tra le labbra per fare prigioniero il punto del mio ...
    ... piacere. Mi masturba. Non in maniera convulsa ma con una calma che mi lascia interdetta. Ci sa fare il fratellino. Eccome se ci sa fare. Imposta dei movimenti circolari per concentrarsi poi nel mezzo strusciando le dita avanti ed indietro. Non riesco più a trattenermi ed alla fine gemo, anche se in maniera sommessa. In una stanza buia &egrave ovvio che mi senta e per un attimo i movimenti si fermano. Uno, due, tre secondi’ sarebbe il momento di dire basta ed intervenire. Sono la maggiore tra i due, quella con la responsabilità ed il sale in zucca. Poi però la mano riprende con la stessa foga di prima, scendendo dove i miei umori bagnano l’ingresso per tuffarsi dentro con due dita. Gemo ancora e questa volta a voce alta. Inizio a respirare più velocemente ed a muovermi appena per assecondare quel movimento. Apro le gambe, punto indietro le natiche e mi struscio sul suo uccello gonfio. Ormai ha capito che non sto dormendo e spaventato cerca di ritrarsi. Eh no! Non si eccita una ragazza per poi lasciarla in fregola così. Intercetto in qualche modo la sua mano che sta battendo in ritirata e la riporto esattamente dov’era iniziando a strusciarmici sopra, poi alzo il braccio lo porto dietro e gli afferro la nuca avvicinandola con forza al mio viso che nel frattempo ho voltato.
    
    ‘se inizi qualcosa, devi imparare a portarla a termine fratellino’ rotola fuori dalla mia bocca il sussurro prima di allungare la bocca verso la sua e baciarlo volgarmente. La lingua va in cerca della sua mentre ...
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