Angelica, il ritorno: vocazione escort – capitolo 10: avventura in yacht, moglie per una sera - parte i
Data: 29/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Aquarius, Fonte: Annunci69
... ponte era rivestito di legno pregiato tirato a lucido; poi aggiunse: “E tu non le togli?”
“Ecco, io porto degli appositi mocassini da yacht...”
“Ah, ecco...”
Ad attenderli sul ponte principale c’era il proprietario, l’ingegnere Richard Queller, un uomo distinto sulla sessantina o poco più ma giovanile con capelli brizzolati e una barba curata; aveva l’aspetto di un “dandy” londinese, vestito elegantemente.
Ad una prima occhiata, ad Angelica parve un uomo interessante e notò anche che aveva un orecchino, forse un’usanza marinaresca, pensò.
Queller li accolse calorosamente: “Buonasera dottor Nardi, benvenuti!... e Madame, enchanté!” disse con un baciamano a sfioramento ad Angelica, che rimase colpita dalla galanteria dell’uomo.
“Piacere mio, ingegnere... mio... ehm... marito... mi ha tanto parlato di lei...”
“Spero bene Madame... e mi chiami pure Richard...” disse lui con uno sguardo talmente penetrante ad Angelica che le parve di essere radiografata.
“Bene Richard... io mi chiamo Angelica...”
“E’ veramente affascinante, Madame Angelica...” disse ancora lui.
Dopo i convenevoli, il proprietario fece accomodare i suoi ospiti a poppa, dove era preparato il tavolo per l’aperitivo e ove li attendeva anche il segretario di Queller, monsieur Blondeau.
Il gruppo iniziò a sorseggiare l’aperitivo e gustare i vari stuzzichini e gli uomini iniziarono a parlare di affari, così Angelica rimase un po’ in disparte. Dopo qualche minuto, Queller le si avvicinò e ...
... disse:
“Madame Angelica... vedo che si annoia... lasciamo suo marito e il mio segretario a parlare di lavoro... intanto, se vuole le faccio visitare il battello...”
“Oh sì, mi piacerebbe...”
Così Queller le fece fare il giro dello yacht, dal ponte principale a quello superiore di comando. Per raggiungerlo era da salire su una scaletta, con gli scalini piuttosto stretti. Angelica era davanti e si immaginava che da dietro l’ingegnere le stesse ammirando il lato-B che lei evidenziava sculettando appositamente e presumendo che lui si fosse già accorto che lei non portava il perizoma, finché senti una mano che le premeva proprio sul culo. Sorrise fra sé e sé, ma disse:
“Che fa ingegnere?...”
“Oh nulla cara... dato che la salita sulla scaletta è impervia e rischia di inciampare, la volevo solo sospingere per aiutarla... ma se lei non vuole...”
“No...non c’è problema... mi sospinga pure... che in effetti la scala è un po’ ripida...”
Raggiunta la cabina di comando, Queller illustrò alla sua ospite il timone e tutti gli strumenti per la navigazione, lei ne rimase realmente interessata.
“Ora Angelica... le faccio accendere i motori che tra poco partiamo!”
Così Angelica ebbe l’onore di spingere il doppio pulsante “Start” sotto gli occhi del comandante, e i potenti motori marini si misero in funzione, con un certo contraccolpo che Angelica pensò bene di sfruttare per far finta di scivolare proprio tra le braccia di Queller, che la sorresse ma facendo scorrere ...