1. Angelica, il ritorno: vocazione escort – capitolo 10: avventura in yacht, moglie per una sera - parte i


    Data: 29/03/2018, Categorie: Etero Autore: Aquarius, Fonte: Annunci69

    ... reggiseno, che tra l’altro non uso...”
    
    Aveva due abiti da sera con sé: uno nero, più lungo e discreto e l’altro bianco, molto scollato, schiena nuda fino al bacino e ampi spacchi laterali sulle gambe.
    
    Alberto non ebbe dubbi: “Vorrei vederti come ti sta quello bianco...”
    
    “Bene, lo metto subito... Ma vuoi che metta il perizoma?... Io di solito non lo porto...”
    
    “Fai pure come preferisci... Certo, saperti senza niente sotto mi eccita al solo pensiero... Magari, lo facciamo capire anche all’ingegnere... così gli si drizza subito!”
    
    Angelica, già nuda, in un attimo indossò quell’abito che era anche il suo preferito e si girò per farsi ammirare davanti, con il seno strabordante, e dietro, in cui dal fondoschiena spuntava l’apice del solco dei suoi glutei marmorei. Poi calzò dei sandali estivi con tacco.
    
    “Che te ne pare?” chiese.
    
    “Oh... Stai divinamente!... Con l’abito bianco risalta la tua abbronzatura... Sei una meraviglia!” risposte Alberto, davvero estasiato a quella vista, ed aggiunse:
    
    “Un ultimo tocco... Ecco, indossa questa...” Prese da un cofanetto un collier d’oro con pietre preziose e glielo posò sul collo.
    
    Angelica rimase sorpresa, non aveva mai portato un gioiello di quel livello. Si guardò allo specchio e toccandosi quel monile che le esaltava il decolleté, disse:
    
    “Ohhh.... è stupendo!... Con questo collier mi sento davvero una donna importante...”
    
    “E lo sei...Un pensiero per questa occasione... Me lo ha prestato quel mio amico ...
    ... gioielliere... ma poi lo devo restituire...”
    
    “Già... comunque sono contenta di poterlo indossare almeno per una sera... Grazie di questo pensiero!” e lo baciò in segno di ringraziamento.
    
    Lui si rivestì velocemente, con un blazer blu sportivo, camicia bianca e pantaloni grigio perla.
    
    “Anche tu stai molto bene... Proprio un bel maritino!” disse Angelica
    
    “Grazie, cara... è ora di andare!” rispose lui.
    
    “Al porto andiamo con la tua macchina?” chiese la dama.
    
    “Oh no, ci verrà a prendere l’autista dell’ingegnere...”
    
    Così quella coppia di una sera scese a braccetto all’ingresso del Grand Hotel, dove all’ora stabilita
    
    arrivò la maestosa Rolls Royce Phantom con targa svizzera. L’autista in livrea e guanti bianchi, fece un inchino ed aprì la portiera posteriore ai due ospiti. Angelica era tutta elettrizzata, colpita da quell’abitacolo rivestito in pelle Connolly, boiserie pregiate, illuminazione scenografica e altri accessori.
    
    “Uaooo!... Non sono mai stata in una Rolls...che lusso...”
    
    In pochi minuti arrivarono al porto, dove era ormeggiato il super-yacht dell’Ingegner Queller, un vero e proprio panfilo da oltre 40 metri di lunghezza chiamato “Voyager”, e battente naturalmente bandiera liberiana.
    
    Salirono a bordo e Alberto disse:
    
    “Angelica, scusa, dovresti toglierti le scarpe con il tacco... in battello non si portano...”
    
    “Oh sì, scusa...lo sapevo ma me n’ero scordata... poco male, mi piace camminare a piedi nudi su un pavimento di legno...” In effetti il ...
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