1. La vicina che non ti aspetti...


    Data: 26/01/2020, Categorie: Etero Autore: nikmaster01@yandex.com, Fonte: EroticiRacconti

    La vicina perversa che non ti aspetti.
    
    Se dovessi leggere queste righe scritte da uno sconosciuto non avrei nessun dubbio a dire che sono racconti di un uomo ricco di fantasia. Per questo non pretendo che mi crediate. Ma vi posso garantire che sono fatti realmente accaduti. Da cinque anni a questa parte, una famiglia normale come la mia è venuta a vivere nella casa adiacente alla nostra. Una famiglia composta da Silvia e Franco i due genitori con i due figli Luca e Clarissa. Da bravi vicini abbiamo fatto conoscenza subito e la cosa non mi dispiaceva, i figli della stessa età dei nostri avevano fatto conoscenza subito e si erano messi a giocare insieme. Silvia e Franco si sono dimostrate persone simpatiche, lei una donna non eccezionalmente bella, altezza media, capelli scuri, forme al posto giusto ma non esagerate e volto grazioso ma con un naso leggermente aquilino che le conferiva quel difetto che però creava quel non so che di intrigante, complice anche il suo modo di fare molto accogliente ma anche ambiguo. Lui una persona insignificante, un uomo di mezza età, riservato e anche un po' schivo. Mi ero accorto fin da subito che lei, invece, aveva qualcosa di particolare, il fatto che aprisse la tenda del bagno ogni volta che faceva la doccia, mi doveva creare qualche sospetto, e dopo un po' di sbirciatine mi è arrivata la conferma in un pomeriggio normale, dove mi invita da loro per un caffè. Mi riceve sola spiegandomi che il resto della famiglia era fuori fino a sera, ...
    ... indossava un abito da ufficio elegante ma formale, con una camicetta bianca che lasciava intravedere il solco del seno e due capezzoli scuri belli dritti che si strusciavano a contatto del cotone della camicetta. Ad un certo punto mi ha chiesto di vedere in camera sua una crepa nel muro, la scusa era buona, conoscendo il mio lavoro e il carattere da tutto fare. Quando sono entrato nella cabina armadio per controllare lei dietro di me si era già slacciata la camicia lasciando uscire due mammelle di tutto rispetto, una terza abbondante con un capezzolo marrone che guardava in su, dritto ed eretto. Le mie mani e la mia bocca sono partite all’unisono a godere di quelle due bocce che erano dure come di marmo, nonostante i suoi 46 anni. L’eccitazione della situazione e avere a disposizione quelle tette, mi crearono un’erezione vistosa e anche dolorosa, visto che il mio cazzo faceva fatica a stare nei pantaloni. Ci pensò subito lei, che non si perse di certo la cosa. In pochi secondi ero con le braghe calate e il cazzo che svettava tra le sue mani in tutta la sua dimensione. Io ero ancora preso dalle tette che continuavo a strapazzare e succhiare, ma la cosa sembrava essere molto gradita da quella porca. Sollevai la bocca per infilare la lingua nella sua bocca e iniziammo a limonare forsennatamente, lei inoltre stringeva il mio uccello con una foga da scolaretta e con la malizia di una troia navigata. Senza staccare le nostre lingue, ci spogliammo completamente e restammo nudi, in ...
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