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il gusto di lasciarsi andare
Data: 25/01/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Voyeur Autore: Lupetto67, Fonte: RaccontiMilu
... cercare qualcosa da mettersi sulle spalle poi il buio tra i vetri delle finestre. fantastico sulle sue curve quando sporgendomi noto la sua figura uscire dal suo portone e avvicinarsi al mio. sento diversi suoni di citofoni provenire dietro la porta blindata del mio appartamento, tra cui il mio, sicuramente penso che non sa’ il mio cognome e che a caso ha pigiato i 6 tasti del citofono per vedere se riusciva a farsi aprire il portone. mi sporgo dalla lastra di vetro che mi separa dal vuoto del mio balcone e nello stesso istante vedo che alza la testa e con la stessa mano mi saluta. tanti pensieri in testa mi offuscano la mente o forse e sono i troppi sorsi di birra che iniziano a fare il loro effetto ma mi rendo conto di muovere le gambe di arrivare al citofono e di attivare il videocitofono. e vedo il suo viso nel monitor, inconsciamente premo il tasto dell’apertura della serratura del cancelletto e del portone e allungo la mano sulla maniglia che si apre dolcemente al mio tocco e lascio la porta socchiusa sempre a luci spente. mi avvio verso la cucina e preparo due boccali di birra fredda e li porto sul mio balcone e li mi sdraio in attesa. sento la porta blindata che si socchiude e si chiude con un leggero soffio e percepisco i passi decisi che vengono verso il balcone. senza una parola la vedo sdraiarsi sulla sdraio al mio fianco, vedo le sue dita affusolate che cignono il boccale di birra e un sorriso che non mi dimentichero’ mai piu’. il frusciare del vestito leggero ...
... si e’ incollato sulla sua pelle e lascia intravedere molto di piu’ di quello che voleva nascondere, la sua quarta di seno, il suo ventre leggermente abbondante e le sue gambe non magre ma neanche flaccide. sollevando il boccale lo avvicina al mio facendolo tintinnare accompaganato da quel stupendo sorriso mentre i suoi occi si posano sui miei boxer che perdono la battaglia di trattenere la mia gonfia cappella che pulsa, so’ gia’ cosa vuole. le sue labbra si posano sull’orlo del boccale cingendolo voluttuosamente e lasciando scivolare in gola la fredda birra, ammiro il percorso del torace e del suo ventre che accoglie quel liquido degli dei, un toccasana in quella calda nottata. io non resisto e senza dire una parola sfioro quell’abbondante seno che muovendosi si scopre dal succinto abito e si fa’ ammirare in tutta la sua bellezza. una mia mano non riesce a trattenere quel seno con un’aureola grossa tre dita senza capezzolo, le mie labbra si avvicinano e iniziano a succhiarlo delicatamente facendo rabbrividire tutta la pelle della donna. un soffio sommesso m’implora di non smettere, intingo le dita della mano libera e avvicinandomi inizio a strizzare e pizzicare l’altro capezzolo. il ventre inizia ad innarcarsi e lentamente le mie dita seguono ogni sua rughetta della sua pancia sino a fermarsi intorno al suo ombellico le toglo dalla sua pelle e le puccio di nuovo nella birra fredda per far gocciolare il liquido biondo sul suo buchino, sara’ lo sbalzo di temperatura tra pelle ...