Ammiraglio medico 4º parte
Data: 25/01/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69
... impugnata all’amato trofeo.
Rimase abbracciato a me, lasciando che il tappo impedisse al magma di uscire.
Rimanemmo in quella posizione, per un pó.
Quando ritenni che eravamo abbastanza calmi, mi sollevai e stringendo le chiappe andai alla pozza d’acqua.
Mi ripulii ben bene, cosa che fece anche Adamo.
“non pensare che sia finita, ora invertiamo i ruoli che ne dici?”
“per me va bene, solo che avrai a disposizione una stagionata Eva”
Ridemmo di gusto e continuammo a ripulirci.
Logicamente l’acqua fredda ci aveva smorzato ogni eccitazione.
Ne approfittammo per camminare abbracciati ad esplorare i dintorni, ma il sottobosco era troppo fitto e non era il caso di inoltrarci nudi.
Oramai si era fatta ora di pranzare, divorammo quello che avevamo preparato.
In quel momento ci fu un ronzio,un msm sul cellulre.
“credo sia meglio rientrare”.
“ehi! che fai non vuoi essere la mia Eva, mi dai buca?”
“no, non dirlo nemmeno per scherzo, sono e sarò sempre la tua Eva, ho avuto quello che desideravo e ora voglio solo far felice te, ma Letizia mi ha comunicato che anticipa il rientro, non che sia importante, ma preferisco che siamo presenti quando arriva, le farebbe immenso piacere”
“ma tua moglie non doveva rientrare questa sera? con una giornata così bella è un peccato andare a casa”
“non le piace molto rimanere da sua sorella, mi sa che, se non la troviamo già a casa. arriverà nel primo pomeriggio, ma questo dipende dagli orari del ...
... treno”
“ma non è andata con la macchina?”
“non abbiamo automobili e quando ne ha veramente bisogno, usa quella dell’ammiragliato con autista, ma non lo fà quasi mai”
“in poche parole mi hai raccontato una bugia”
Forse è stata una mia impressione ma ho visto passare un velo di tristezza sul viso che fino ad un’attimo prima era illuminato dalla gioia, ma non ho avuto il coraggio di chiedere il perchè
Fu lui a dirlo.
“il nostro figlioccio, ha avuto un’incindene, un mortale incidente stradale, gli avevo lasciato usare la mia macchina, una Maserati, stava frequentando l’accademia navale, da poco gli era arrivata la patente, l’aveva conseguita in accademia”
Tirò un sospiro.
“voleva fare un figurone con la macchina, me l’aveva chiesta in prestito”.
Non arrivò mai da lei, Lucia telefonò a sua madre per chiedere se era partito, ci voleva non più di 30 minuti per arrivare a casa sua, ed erano passate quasi tre ore.
“poco dopo ci chiamo il cognato di Letizia, Paolo non c’era piú, era come fosse il figlio che non potevamo avere, mi sentivo in colpa, avrei dovuto negargliela”
Altro sospiro.
“ti risparmio il resto, da quel giorno, non abbiamo più acquistato una macchina”.
“mi dispiace, aver parlato della macchina”
“dai vestiamoci ed andiamo ad accogliere la signora”
Ci rivestimmo per poi avviarci verso casa, il modo brusco con cui aveva interrotto il dialogo era il tentativo per non ricordare.
C’era tanta tristezza su quel viso, scavato da anni di mare, ...