Telepatia
Data: 24/01/2020,
Categorie:
Etero
Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69
Fumando pensava a quanta voglia avesse di un uomo su di lei, in lei, per lei e sopratutto dentro di lei. Però non voleva sorbirsi il solito fiume di chiacchiere stupide che escono fuori dalla bocca degli uomini quando credono di rendersi interessanti ai suoi occhi, per poterla scopare.
Aveva recentemente rotto col suo ragazzo, stufa di essere sfruttata e fregata alla grande. Capiva la sua sofferenza, i demoni che lo dilaniavano, il suo bipolarismo, il conseguente alcolismo... ma nessuno gli dava per questo il diritto di starsene ostinatamente muto per giorni, rispondendo con malagrazia ad ogni suo sforzo di accudirlo, nutrirlo e provvedere in tutto e per tutto alla sua sopravvivenza.
Non sapeva se avesse smesso di preoccuparsi di lei o se gli importasse troppo e la stesse solo spingendo via. Non avrebbe mai mai smesso di amare il modo in cui lui la scopava, a volte lo faceva per tutto il giorno e tutta la notte. Quando era dentro di lei, poteva farla venire in 5 minuti e le aveva dato gli orgasmi migliori della sua giovane vita. Ma ora era tutto finito e non l'avrebbe mai più rivisto.
Da allora due mesi erano ormai trascorsi e non aveva più fatto sesso, nemmeno con se stessa e la tensione sessuale accumulata dal non masturbarsi né essere toccata da un uomo, l'aveva portata al punto di immaginare di scopare con ogni singolo ragazzo con cui entrava in contatto. Ogni volta che usciva di casa, nei supermercati, perfino al lavoro, con ogni fottuto cliente appena ...
... passabile, che entrasse nello studio della commercialista a cui faceva da segretaria.
Le capitava di lanciare a un ragazzo uno sguardo sexy, mentre pensava nella sua mente "puoi fare quello che vuoi al mio corpo, in questo momento” tentando di comunicare, con quel tipo di sguardo, una sorta di messaggio telepatico, senza dire una sola parola. Ogni volta che si imbatteva in un ragazzo figo e sentiva la sua voce, immaginava nella sua mente che tipo di cazzo avrebbe potuto avere, la sua lunghezza e lo immaginava nella sua mano con le sue dita che si avvolgevano attorno a quel duro bastone fino ad avvertire degli spasmi dentro alla fica, che le davano il senso di come questa avrebbe potuto adattarsi ad accoglierlo dentro di lei.
Sfortunatamente o per fortuna, continuava ad imbattersi in ragazzi fighi ovunque lei andasse, il che la rendeva costantemente bagnata e arrapata. Per sfuggire a questa... specie di tortura sessuale costante, decise di andarsene sola in quel piccolo cinema quieto, che era nelle vicinanze di casa sua.
Era martedì, di metà pomeriggio e probabilmente il cinema non avrebbe avuto un pubblico di molte persone. Si sentiva ancora abbastanza eccitata, ma almeno per un paio d'ore poteva lasciare che la storia e i personaggi del film la portassero via distraendola un po'. Prese il biglietto al botteghino e si diresse verso l'interno della sala. Entrando notò un ragazzo seduto in fondo da solo e lo sorprese a fissarla. Sembrava leggermente più vecchio di lei, ...