Mia moglie, sua sorella.
Data: 22/01/2020,
Categorie:
Cuckold
Autore: jolkucera, Fonte: RaccontiMilu
... culo. Poi l’ha portata davanti. Sai cosa mi ha detto, quando ha sentito la mia fica? mi ha detto che ero bagnatissima. Che ero eccitantissima. Lo ero. Ero eccitantissima per lui ed eccitatissima per me. Mi sono girata, mi sono seduta sul tavolo, ho fatto scendere le mutandine e lui si è inginocchiato davanti a me. Gli ho offerto la mia fica da leccare, volevo sentire quello che stava sentendo mia sorella nell’altra stanza. Oddio, quando ha posato le sue labbra sulla mia fica mi sembrava di impazzire. Mi leccava, cazzo come mi leccava. Mi sentivo libera di provare tutto il piacere che volevo sentire. Sentivo la sua lingua sulle mie labbra, sentivo che mi succhiava il clitoride. Mi faceva impazzire. Poi sai cosa mi piaceva? tenergli la mano sulla testa, spingerlo a me, come se dovesse non staccarsi più dalla mia fica. Non so quanto tempo è durato tutto questo. So solo che ho goduto, sì. Ho goduto davvero tanto, venendo con la sua bocca tra le gambe, stringendogli la testa. Mi ha fatto impazzire di piacere. Glielo ho detto, come lo sto dicendo a te, ora. So che ti eccita. So che mi scoperai dopo, non vedo l’ora di sentire come mi scoperai. Non vedo l’ora di sentire come mi scoperai dopo che ti ho raccontato quello che ho fatto io a lui dopo.” Gli ho detto che mi aveva fatto godere. Si è alzato, si è messo di fronte a me. Gli ho slacciato i pantaloni, gli ho fatto scendere gli slip. Ho guardato, alla luce fioca della lampada, il suo cazzo. Duro. Bello. Grande. Gli ho chiesto cosa ...
... volesse da me in quel momento, mi ha detto che voleva che gli facessi quello che lui aveva fatto a me. Non chiedevo altro, sai? avevo davvero una gran voglia di prendere quel cazzo nella mia bocca. Mi sono inginocchiata davanti a lui, ho posato entrambe le mani sulle sue gambe e le ho strette. Poi le ho fatte salire. Volevo tenerlo un po’ sulle spine, perché mi piaceva fargli salire la voglia, e io non ero in me. Ero solo lì per quello. Ho toccato il suo cazzo, le palle, tutto. Lo sentivo quanto gli piaceva e quanto aspettava che me lo mettessi in bocca. L’ho leccato, dalla punta a tutta l’asta. Poi l’ho preso tra le labbra. Sai come geme un uomo quando infili il cazzo nella tua bocca, lo sai. Lo fai anche tu quando lo faccio a te. Mi piaceva sentire come godeva dei miei movimenti. Muovevo le labbra, la lingua, la testa. Succhiavo e uscivo. Poi ho sentito un rumore, come se la porta si fosse aperta. Ho staccato la bocca e mi sono girata. Entrava luce, era effettivamente aperta, ma non vedevo niente di più. MI ha detto di continuare. Ho continuato. Ho ripreso il suo cazzo in bocca, immaginando che mia sorella o andrea fossero dietro la porta. Te lo devo dire, la cosa mi eccitava ancora di più. Mi piaceva pensare che Andrea mi vedesse succhiare il cazzo di Paolo. A un certo punto mi sono girata di nuovo, per vedere. C’era. Era un’ombra che rimaneva sull’uscio della porta. Mi piaceva. Sì. Mi piaceva far vedere come stavo succhiando quel cazzo. Acceleravo, rallentavo, mi aiutavo ...