1. La prima e unica (finora) volta di mia moglie - 2/7 - il cambiamento di veronica


    Data: 22/01/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: jakibono, Fonte: Annunci69

    ... Mi ricontattò chiedendomi dettagli. Gli chiesi un contatto wapp, me lo diede. Cominciammo a chattare e lo facemmo per tutta la mattinata. Gli spiegai la situazione. Veronica girava per casa ma alla fine era sempre vicina. Era emozionatissima. Jacopo mi disse che era sposato anche lui con una figlia piccola e per questo il profilo era minimal. Mia moglie restò un pò perplessa, la cosa invece tranquillizzò me. Le dissi: "Tranquilla amore, è "solo" una scopata, non ti ci devi mica fidanzare" e le sorrisi abbracciandola.
    
    Vivevano a Zola in provincia, ma lui aveva un trilocale familiare in centro, adibito a studio di architettura. Era attratto dalla nostra storia, anche se preferiva coppie più navigate, meno impegnative. Gli chiesi delle foto, anche lui di mia moglie, ma le voleva solo normali non hot. Questo approccio da non assatanato aumentò il like. Veronica scelse le foto e me le consegnò. Me ne fece mandare 5, tutte acqua e sapone.
    
    Lui scrisse che era una gran bella figa. Ci salutammo con la promessa di risentirci. Veronica era eccitatissima. L’approccio le era piaciuto. Devo ammetterlo, anche a me.
    
    Mi disse che di viso non era come piacciono a lei, ma era un tipo. Moro capelli corti, come me. Fisico robusto, ma normale, affatto palestrato. Era alto 1,83, più di me.
    
    Scopammo, poi Veronica mi chiese di ricontattarlo in giornata per conoscerlo meglio. “Telefonagli, ma ci parli solo tu, io mi vergogno”. Lo richiamai nel pomeriggio. Parlammo e gli spiegai meglio ...
    ... la situazione. Lui era un buon interlocutore. Gli dissi che a mia moglie era piaciuto tanto il suo cazzo, mi presi la libertà di chiedergli se ci faceva un regalo di un video mentre si segava e se me lo mandava.
    
    Veronica mi baciò da dietro. Lui immaginava. Lo avrebbe fatto. Dopo un’oretta arrivò il video. Aveva un cazzo di tutto rispetto, Veronica rimase a bocca aperta “E’ davvero grosso”, mi disse. Non era più certa di voler proseguire. Jacopo mi richiamò e mi propose di vederci a Bologna il sabato successivo, nel tardo pomeriggio per un aperitivo, solo di conoscenza. C’era una settimana in mezzo. Senza impegni.
    
    Mi chiese però di poter parlare con Veronica un momento durante la settimana. La guardai. Era rossa di vergogna, ma annuì. Ok.
    
    Chiusa la telefonata Veronica mi disse: “Non lo so, forse è meglio rimandare tutto e cercare più avanti qualcun altro”. Ci aspettava una settimana davanti in cui doveva decidere.
    
    Ricominciò il lavoro. Jacopo mi scambiò un paio di messaggi per sapere se era tutto ok. Gli risposi che non lo sapevo. Nessuna garanzia. Mi chiese di poter parlare con Veronica. Fissiamo per mercoledi sera. Arrivo a casa. Mi chiama.
    
    Gli passo Veronica. Lei va nella nostra stanza per restare da sola. Ritorna dopo quasi un’ora. “Allora?”. Veronica: “Non lo so amore. Ci siamo presentati, conosciuti. Era in studio. Ha anche un bella voce. A un certo punto mi ha chiesto come fossi vestita. Cosa avessi sotto. L’ho detto. Mi ha detto che si stava toccando il ...