Le mie storie con lora
Data: 17/01/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Maurocollant, Fonte: Annunci69
... ammiravo quello spettacolo senza essermi reso conto che stavano aspettando che la mia bocca lubrificasse a dovere il cazzo di Marco e lo stretto buco del culo di Lora.
Con piacere eseguii l’ordine impartito, cercando di trovare più saliva possibile dalla mia bocca, in modo che potessi inumidire al massimo quel sesso duro e quello stretto buchetto in cui quel sesso voleva e doveva entrare.
La mia bocca ottenne il risultato voluto, al terzo tentativo, bagnato e ben lubrificate le parti, il cazzo di Marco scivolò dentro il culo di lei che mugolò dal piacere in modo da farmi sentire quanto le piaceva.
Lei restava ferma, era lui che muoveva il suo bacino entrando ed uscendo dal culo di lei, e ad ogni uscita il cazzo di lui era più lucido, più bagnato.
Cercai di baciare e leccare lo scroto di marco, in modo che fossi parte attiva anche io di quel momento e non solo piacevole spettatore, passavo dai coglioni di lui alla figa di lei, in modo che la mia Signora sentisse che partecipavo al suo piacere.
La scopata fu lunga, per me un tempo piacevolissimo, in cui potevo far sentire la mia bocca a lui ed a lei, alla mia Signora.
Infine Marco assestò alcuni colpi decisi, dalla sua voce capii che stava per raggiungere il culmine del suo piacere, Lora accompagnò quel momento con il suo respiro, ansimando in modo sempre più veloce e un grido nel momento in cui sentì gli schizzi possenti, immagino, del cazzo di Marco dentro il suo intestino.
Nettare, ancora nettare per ...
... il mio palato, quando Marco spossato fece uscire il suo cazzo un po’ afflosciato, lasciando aperto quel buco della mia signora, capii che era venuto il momento per la mia bocca di dedicarmi alla crema che le contrazioni della Signora facevano uscire.
A dire il vero sarei stato schizzinoso a mettere la mia bocca a disposizione di quel buco, ma quel momento aveva una carica di sessualità così forte, che non ci fu tempo per pensarci o rinunciare, mi avvicinai, leccai, pulii, bevvi quella sborra che le colava dal buco.
Insultandomi Lora mi disse che avrei dovuto anche pulire il cazzo del maschio, di quello che in quel momento era stato eletto maschio alfa, quindi padrone, suo amante, a cui dovevo amore e dedizione, quindi staccai la bocca dalle natiche umide di lei per dedicarmi al cazzo floscio, bagnato di lui.
Lei sapeva quanto io mi sentissi appagato in quel momento e le sue voglie erano ancora più appagate delle mie sicuramente, in quel momento lei aveva a disposizione due maschi, anche se Marco era il maschio alfa chi, in quel momento comandava veramente era lei, aveva due maschi a suo servizio, uno il maschio dominante e l’altro il remissivo, da umiliare, da comandare perché Marco vedesse come sapeva essere donna lei, Lora, la donna che a lungo o amato e anche saputo adorare come mia signora, ma prima di tutto l’amavo e quel giochi erano per noi un modo di dare tutto l’uno all’altra.
Con Marco ci furono altre situazioni, altri incontri, e di questo racconterò ...