1. Gita scolastica (1° episodio) – Vecchi racconti di ErosItalia


    Data: 16/01/2020, Categorie: Etero Autore: Vecchi Racconti, Fonte: RaccontiMilu

    ... Le lecco la figa, fradicia, è dolcissima la mia amica “Voglio godere io adesso!” “Si, facciamolo ancora, anch’io ne ho una voglia pazza” “Sei dolcissima, sai quante volte mi sono masturbata pensando a te? Avevo troppa voglia di te…” Che strani discorsi si fanno a 17 anni! Ci rotoliamo nel letto avvinghiate l’una all’altra, un turbinio di lingue, mani, capelli…mi tocca i seni li lecca, prima intorno all’alveo del capezzolo poi si mette in bocca la punta e me lo succhia. È bellissimo, mi fa godere, in mezzo alle gambe sono un fuoco, ci strusciamo l’una contro l’altra mentre, prendendole il culo tra le mani la spingo verso di me. La sua lingua percorre tutto il mio corpo, scende lentamente verso il pube: Ahhh, non resisto, divarico completamente le gambe, appena Simona appoggia un dito sulla umida stoffa non posso fare a meno di emettere un lungo gemito di piacere: “Mmmhh…ma come siamo porcelline…ci siamo subito eccitate” infila un dito sotto le mutandine, è tutto bagnato e se lo infila in bocca: “Il tuo miele è dolcissimo!” Allora mi tira le mutandine dentro, non trovano resistenza e si sfregano sul clitoride facendomi impazzire, le lecca facendo abbondantemente passare la lingua tra le mie gambe. Mi abbassa le mutandine: ora sono nuda, allargo le cosce al massimo e prendendole la testa tra le mani la spingo tra le mie gambe: “Leccamela, fammi godere” le dico. Simona infila due dita dentro e le muove ...
    ... abilmente mentre con la lingua succhia il clitoride, sento la sua lingua saettarmi dentro la vagina, la sua saliva confondersi con il mio miele: “Facciamo un 69” mi suggerisce. Non me lo faccio ripetere due volte: “Montami sopra!” le sussurro con la voce strozzata dal piacere. Praticamente mi si siede in faccia, non chiedevo altro! Mentre lei mi lecca avidamente la mia “boccuccia”di sotto e con due dita bel lubrificate mi sodomizza. Non posso far altro che imitarla: comincio a leccarla stringendole i glutei con le mani e la spingo sulla mia faccia, affondo tra le sue lussuriose cosce mentre le chiavo il culo con le dita. Lei smette solo un attimo per dirmi: “Sei una gran troia, ma ti amo per questo Elena” “Ah sì, hai ragione!” le rispondo affondando più profondamente le dita nel suo sederino “ma anche tu non scherzi!” Ho paura che i nostri gemiti si sentano dalla stanza accanto, della professoressa, ma sono completamente impazzita per pensarci troppo. Lingue e dita avanti e indietro in fica e in culo: non ci vuole molto per venire: una sensazione stravolgente mi assale, stiamo ansimando fortissimo, sto impazzendo di piacere, anche lei accelera il ritmo, Veniamo quasi nello stesso momento. Simona mi sbrodola tutta in faccia, e l’ultimo pensiero che riesco a comporre prima di partire definitivamente per il pianeta del godimento è: “Da ora solo il sesso e la masturbazione. Da oggi solo il piacere per me…. Aahh……mmhh…… 
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