1. Indimenticabile berlino


    Data: 16/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: maledesire, Fonte: Annunci69

    Ero a Berlino da tre settimane a Berlino per la stagione estiva. Avevo appena superato la triennale e attendevo di iniziare la specializzazione. Tramite uno dei miei più cari amici gay avevo trovato lavoro in una gelateria e una stanza in una casa dove viveva una anziana signora insieme con il figlio disabile. Io avevo una grande stanza con due letti, un vecchio divano, piccolo frigo e fornello e un piccolo bagno al piano interrato; era un forno, avendo solo una finestrella al bagno e una sopra il fornello, ma costava poco ed era vicino alla metro.
    
    Tutto filava tranquillo fino a quando fui informato dell’arrivo inaspettato del figlio che era stato cacciato di casa della sua ragazza e si sarebbe fermato per un po’condividendo la stanza con me.
    
    Un giorno tornai a casa finito il turno del mattino e una volta aperta la porta della stanza fui invaso da un intenso odore di sudore. Io adoro l’odore di maschio e odio chi usa il deodorante ma era molto intenso, sembrava di essere in una palestra.
    
    Capii subito perché fosse stato cacciato. La stanza era un caos, aveva sparpagliato le sue cose ovq., scarpe, indumenti, attrezzi da palestra, scatoloni. Quello stronzo aveva messo roba anche sul letto dove dormivo, ancora sfatto perché ero scappato via la mattina.
    
    Mi avvicinai e trovai sopra il cuscino un paio di slip, chiaramente usati visto le evidenti macchie di piscio, e canotta e pantaloncini sulle lenzuola.
    
    Sentii partire l’acqua della doccia e Invece di schifarmi ...
    ... sentii il mio cazzo gonfiarsi mentre l’acqua della doccia partì. Presi quelle cose in mano, erano calde e umide segno che se le era tolte da poco e quindi le portai sul mio viso e comincia ad inspirare. Il profumo era intensissimo, mix di sudore, piscio e sborra. Lo slip era pieno di sborra che aveva lasciato una macchia sul mio cuscino. La leccai preso da un raptus mentre l’acqua della doccia si chiudeva.
    
    Mi ripresi volevo vedere chi aveva quell’odore che mi aveva mandato fuori di testa. Sapendo che la doccia era senza tenda entrai nel bagno e lanciai gli indumenti per terra gridando incazzato che quella roba sporca era sul mio letto ma le parole mi si fermarono a metà alla visione.
    
    Era un super manzo alpha da sogno, braccia e collo tatuatI, petto palestrato e villoso, testa rasata, barba incolta, addominali scolpiti e una v che portava verso un cazzo lunghissimo a riposo.
    
    Mi soffermai troppo ad ammirare quella meraviglia e quando mi ridestai notai un ghigno sulla sua faccia.
    
    “Le cose sono due: o invece di guardarlo vieni qui e mi pompi il cazzo o esci e attendi che finisco la mia doccia”.
    
    “Vaffanculo stronzo”. Uscii e tornai in camera mentre la porta si spalancava e entrava il l mio collega Ivan anche lui gay, tutto euforico, urlando di esser riuscito ad ottenere i biglietti per la più famosa festa a tema bdsm. Gli bloccai la bocca dicendo che c’era un nuovo inquilino nella doccia e lo portai fuori.
    
    Andammo a casa sua e durante il tragitto mi spiegò che tramite ...
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