20. al mare: fabrizio & samuele (5° parte)
Data: 15/01/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: trombamico74, Fonte: Annunci69
... lì sotto, se vogliamo essere complici fino in fondo dovrai tirartelo fuori e fartelo succhiare”
Il suo amico con un colpo di coda finale nella trattativa era stato più bravo di lui e mentre Fabrizio che si sentiva alle strette avrebbe voluto trovare un modo di divincolarsi e rifiutare senza invalidare il patto, una parte di lui ascoltando quella proposta crebbe a dismisura aumentando la pressione dentro i suoi pantaloni.
“Bene, da quello che vedo, la mia proposta di un pompino non ti dispiace per nulla”
Fabrizio non aveva ancora risposto, che Samuele notando la vistosa sporgenza dei suoi pantaloni, con un sorriso compiaciuto si inginocchiò davanti a lui, sbottonandoli e tirandoli giù, per poi soffermarsi ad ammirare la vistosa erezione che risaltava dalle mutande e che al suo apice culminava con un alone di bagnato che man mano si ingrandiva a dimostrazione che anche Fabrizio pur stando in silenzio in qualche modo lo incoraggiava a proseguire.
Nel tirare giù, con le due mani arpionate all’elastico delle mutande all’altezza dei fianchi, il cazzo di Fabrizio, di colpo libero ebbe uno scatto improvviso in avanti portandosi a poca distanza dalla bocca di Samuele, che bel lieto lo accolse tra le sue labbra.
Fabrizio era la prima volta che si lasciava avvicinare dalle labbra maschili di un ragazzo, ma in quel momento con gli occhi chiusi, mentre si gustava la lingua contro il suo frenulo e sentiva crescere l’eccitazione, aveva poca importanza chi fosse a fargli ...
... provare quel turbamento e pertanto lo lasciò fare gustandosi le sensazioni che ad ogni colpo di lingua lo investivano sempre più, dato che in fin dei conti il suo cazzo abituato a godere più volte durante la giornata, da cinque giorni tolta la sega pomeridiana guardando gli zii, non riceveva le attenzioni di nessuno.
E così anche se quel pomeriggio, solo qualche ora prima aveva già goduto insieme alla zia non c’è da stupirsi se sentendo il contatto di una bocca calda che famelicamente gli succhiava il cazzo scorrendo per tutta la sua lunghezza, quest’ultimo, eccitato cresceva a dismisura reclamando di tornare a godere, dato che Samuele, infatti per nulla intimorito dei diciannove centimetri e del diametro importante del membro, con il suo andirivieni lo ingoiava tutto andando ben oltre le tonsille, succhiando e leccando come se fosse il desiderio di tutta una vita.
E fu così che Fabrizio volendo rincuorare l’amico del bel lavoro che stava facendo, senza rendersene conto portò le mani tra i ricci di Samuele, che gradendo quel gesto aumentò l’intensità riempendo la stanza dei rumori dello sciabordio della sua bocca inframmezzato dagli schiocchi delle sue labbra sulla cappella, che in risposta diventava sempre più larga e rossa.
Quei rumori, ovattati dal legno della stanza con in sottofondo lo scorrere dell’acqua del fiume, riportarono Fabrizio con la mente a ciò che aveva visto sempre in quel posto due giorni prima e per un attimo fu come se fossero magicamente in tre, con ...