VILLAGGIO VACANZE
Data: 27/03/2018,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu
... e adesso chi la sente più ‘sta bottana? mi sembra di fottere una vacca!” “ E a te chette ne fotte se è sfasciata, ficcaglielo in do culo, no?” così dicendo prese da una mensola un barattolo in cui doveva esserci qualche cosa di lubrificante e glielo porse, l’uomo non si fece pregare, si sfilò dalla figa di mia moglie, se la posizionò bella comoda e dopo aver trafficato un po’ con le dita sporche di grasso, glielo spinse dritto nel culo: Franca ebbe un sussulto ma non era certo in grado di opporsi: certo, quella era solo la seconda volta che qualcuno la prendeva in quel modo ma a quanto pare la cosa non la sconvolse, forse era troppo occupata a prendere fiato visto come il primo le spingeva la nerchia in gola. Passarono diversi minuti prima che entrambi gli uomini scaricassero dentro di lei il succo dei loro coglioni, e quando questo avvenne mia moglie aveva finalmente smesso di ridacchiare, e aveva appena appena cominciato a capire che cosa le stavano facendo: mentre i due soci, apparentemente soddisfatti, si riallacciavano i calzoni fu Gerardo che si prese quanto gli spettava: sfilatasi la protesi puntò il moncone nudo sulla figa aperta e glielo infilò ben dentro: Franca emise un urlo, in quel momento i due che si erano appena scaricati dentro di lei iniziarono a far oscillare avanti e indietro l’altalena, mentre Gerardo stava immobile, con il moncone puntato verso la sua figa ormai dilatata: ad ogni ricaduta verso di lui Franca si trovava impalata sul moncone che ad ...
... ogni pendolo entrava un po’ di più: dopo una decina di spinte ed altrettanti urli i 25 centimetri di avambraccio di Gerardo cominciarono a sparire ogni volta nella figa abusata di mia moglie, che a quel punto cominciò ad apprezzare il brutale trattamento: ci vollero almeno altri dieci minuti di quel diabolico avanti e indietro perché gli urli di Franca acquistassero quella sonorità particolare che segnalava il suo gradimento e finalmente quella disperata venne, con una serie di rauchi “ahhh!.aahhh!.aaahhhh!” che i tre uomini accolsero rovesciandole addosso una valanga di parolacce in vari dialetti ma che non smorzarono minimamente il piacere che Franca dimostrava di avere raggiunto in una situazione che a me pareva assolutamente folle. Per un attimo avevo temuto – o forse sperato – che il trattamento che i tre stavano infliggendo a mia moglie non fosse di suo gradimento, ma una volta sentiti i suoi gemiti di piacere non potevo avere dubbi: Franca poteva anche essere sbronza, ma una volta piazzata su quell’aggeggio oscillante si era lasciata adoperare come l’ultima delle troie non solo da Gerardo col suo moncone ma anche da quegli altri due, che magari le erano stati presentati come i famosi “giurati” del concorso, ma mia moglie non solo non aveva opposto la minima resistenza, ma quando era stata in grado di dimostrare il suo gradimento l’aveva fatto con la massima chiarezza possibile. Una volta allontanatomi dal container attesi nel buio qualche minuto ancora che i tre la ...