Il tuo soave pensiero
Data: 11/01/2020,
Categorie:
Lesbo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... è mia. Io la posseggo e m’appartiene, io l’amo come non ho mai amato nessuna donna prima, perché nella mia fantasia io sono sua. Notti infinite d’erotismo contemplativo e incantevole, due donne che si amano distese fra dei panni di morbido lino dai colori della terra. Profonde e in special modo magiche così come i suoi occhi, che nella mia fantasia penetrano nel profondo della mia anima creando note d’immenso e d’immortale benessere.
Nella mia fantasia io l’amo con tutta me stessa, svisceratamente giorno e notte, tutte le volte che lei lo chiede, perché tutte le volte basta un solo gesto e le nostre mani si cercano con la voglia che si perde nei gemiti di piacere, eppure rimango da sola nel guardarla ascoltando il suo cuore che sincero mi parla. Loussig mi racconta di suo padre e di lei bambina, delle enormi meraviglie della Turchia, sua seconda terra e della luce che possiede, la stessa che ci ha scovato quella mattina di cristallo. Lei m’insegna a respirare correttamente e a credere nelle potenzialità d’un colore, s’avvicina e adagio m’accarezza il viso con il dito sporco di polvere di terra, sorride e mi stringe a sé. Insieme ascoltiamo la musica delle sue origini, la sera appena che il sole si è nascosto fra i suoi cuscini dorati. Io mi sono ...
... perdutamente innamorata di lei, nella mia fantasia lei è la mia sposa e nulla ci può allontanare né dividere. In ogni caso il tempo trascorre, lunghi e appaganti sono i giorni in sua compagnia, dove anche le stelle sono complici della passione che provo e che ritrovo nei suoi occhi, eppure arriva il silenzio e con esso tutto deve finire.
Alla fine del terzo mese, verso sera, quando la luce rossa del tramonto lacera straziando il riflesso del mare ci siamo dette addio. Era impresso, scolpito e scritto così, teneramente abbracciate, perdutamente e immensamente innamorate.
Rammento, ancora oggigiorno, sullo sbarramento in cima di quei lucidi e argentei faraglioni, l’indimenticabile e spettacolare bacio che ne seguì, veramente di un’integra bellezza, realisticamente d’una pura poesia, poiché tutto avvenne spassionatamente mescolato da una virtuosa e amorevole ispirazione. Loussig nel mentre sparì e con lei altrettanto si dileguò lestamente in ugual modo la luce di cristallo di quella mattina, che dettò il resto della mia esistenza, tracciando immancabilmente il mio destino.
Oggigiorno di lei conservo pienamente il ricordo, in modo magnanimo infinitamente l’estro e la traccia, integralmente al suo magnifico e superbo profumo.
{Idraulico anno 1999}