1. Una sculacciata tardiva


    Data: 10/01/2020, Categorie: Feticismo Autore: Em, Fonte: EroticiRacconti

    ... che per Pia sembravano interminabili, e poi disse: “Sì, c’è una cosa che non ho mai fatto e che avrei dovuto farti prima!” Pia, con grande imbarazzo e sentendosi come col fiato sul collo, le chiese con evidente disagio: “Cosa mamma?” La mamma rispose: “Pia, ho deciso di darti una bella sculacciata a sedere nudo…” Allora Pia, mettendosi sulle difensive, mise una sua mano sul fianco di sua mamma e con tono supplichevole le disse: “No mamma, dai ti prego, ho 27 anni, non puoi farmi questo!!!” Sua mamma le scansò gentilmente la mano dal suo fianco e le rispose: “Signorina! Non m’importa quanti anni hai, sono tua mamma e ho tutto il dovere di darti l’educazione”.
    
    Pia presa dalla disperazione si sedette sul letto con le mani in viso, non le pareva vero, si sentì gelare e le gambe le tremavano, aveva capito bene? Sua mamma le aveva detto che sarebbe stata sculacciata! Pia, seduta con le mani sul viso, pensava a tutta la sua vita con sua mamma così severa, ma mai avrebbe immaginato che sarebbe arrivata a sculacciarla; mentre pensava era seduta sul bordo del letto e sentiva lo spessore del salvaslip dentro le mutandine.
    
    Intanto sua mamma prese una sedia, la mise al centro della stanza, andò da sua figlia, la afferrò per un braccio, la tirò su di peso, si sedette e aggiunse: “Adesso ti do una bella sculacciata con le mutandine abbassate, vediamo se dopo hai ancora voglia di fare la ribelle!”
    
    Pia davanti a sé aveva la sua mamma seduta che la teneva per un braccio e ...
    ... gentilmente la portava sulla sua gonna: “Dai, stenditi sulle mie gambe, su! È ora della tua sculacciata” le ordinò la signora.
    
    Pia s’irrigidì e soggiunse: “Dai mamma ti prego, mi vergogno a stare con la mutandina abbassata, dai faccio la brava lo prometto…”.
    
    La mamma allora, con autorità le disse con tono severo: “Pia Gemma! Sono stanca della tua disobbedienza! Quando ti dico di fare qualcosa mi devi ubbidire!! Sulle mie gambe, subito!” E tirandola verso sé la stese sulle sue gambe.
    
    In un attimo Pia si trovò sulle ginocchia della sua mamma, da lì poteva sentire il cuore che arrivava in gola per l’ansia, poteva vedere il pavimento, le scarpe nere basse di sua mamma, le caviglie, i piedi coperti dai collant neri, parte della gonna nera a pieghe e l’orlo in pizzo della sottogonna bianca che spuntava fuori.
    
    Sentì la sua ampia gonna alzarsi e anche la sottogonna e all’ansia si aggiunse un certo imbarazzo, dentro di sé sperava di rimanere almeno con la mutandina. Sentì la mano di mamma che invece le abbassava anche quella e così si ritrovò sulle gambe di sua mamma col sederino per aria, la gonna e sottogonna sollevate sulla schiena e gli slip abbassati sotto le ginocchia all’altezza dell’elastico dei gambaletti bianchi; l’imbarazzo aumentò.
    
    Pia sentì all’improvviso come un freddo sul suo sedere nudo; immaginava il viso severo di sua mamma che davanti a sé aveva il sedere di sua figlia.
    
    Da quella posizione, col sederino all'insù, Pia supplicò balbettando per l’ansia e la ...