Vacanze al Cairo - Capitolo otto
Data: 10/01/2020,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... che diavolo!” Pensai e stando al gioco tenni la bibita con una mano e con l’altra feci scivolare giù la zip dei suoi pantaloncini. Spinsi dentro la mano ed attraverso la patta dei boxer tirai fuori il suo uccello che si alzò orgogliosamente di fronte a me. Scivolando sulla sua sedia, tirò l'orlo della tovaglia in modo da non essere visto se qualcuno fosse passato.
“Bastardo! Porti le mutande a Y!” Mormorò. “Tirati fuori il cazzo, ok?”
Appoggiai la bibita, cercai la mia zip e guardandomi intorno per assicurarmi che nessuno stesse guardando, prima che aprissi la cerniera vidi che il ragazzo dall’altra parte della stanza stava guardandoci e sorrideva. Gelai non sapendo cosa fare. Diedi una gomitata a Michele e guardando verso il ragazzo accennai col capo. Afferrando subito la situazione, Michele alzò semplicemente le spalle, tolse la mia mano e fece scivolare giù la zip per conto mio.
“Dai, fallo!” Bisbigliò.
Il cameriere fece due o tre passi di fianco in modo da poter vedere meglio.
Con grande difficoltà e non senza dolore, tirai fuori il cazzo attraverso la patta delle mutande.
Il cameriere ci rivolse un grande sorriso.
Per evitare ogni ulteriore imbarazzo feci quello che aveva fatto Michele e spostai la tovaglia per nascondere la mia erezione. Prenderci gli attrezzi l’un l’altro sottobanco mi diede un brivido tremendo di eccitazione e pericolo e fece diventare ancora più grosso il mio uccello già congestionato.
Michele, dannazione a lui, ora mi stava ...
... masturbando lentamente ed io non potevo fare nulla!
Vedendo che lo stesso ragazzo che stava guardandoci stava avvicinandosi con le nostre ordinazioni, lasciai andare rapidamente Michele e tolsi la sua mano dal mio cazzo.
Il cameriere mise lentamente cibo e bevande sula tavola senza guardarci. Lo guardai sistemare le ordinazioni davanti a noi e lo vidi lasciar cadere un cucchiaio sul pavimento. Piegandosi per prenderlo ebbe l'opportunità di mettere la testa sotto il tavolo e dare una bella occhiata alle nostre erezioni dure prima di alzarsi di nuovo! Senza una parola lasciò il carrello vicino alla tavola, si avvicinò al portello di servizio e prese un pacco di tovaglioli di carta. Ritornando, platealmente divise in due il pacco e mise i tovaglioli di fronte a noi sorridendoci. Prese il suo carrello, tornò al suo posto vicino al muro, si girò e ci sorrise leggermente.
I due o tre secondi in cui il cameriere era stato sotto il tavolo, erano stati sufficienti per allentare la durezza della mia asta, ma una volta che se ne fu andato trovai che l'incidente era stato piuttosto erotico e lei ritornò subito in tiro!
“Cosa ne pensi?” Chiese Michele.
“Cosa intendi?”
“Pensi che lui voglia?”
Non proprio sicuro di quello che voleva dire, ma ormai conoscendo in quale direzione generalmente andavano i suoi pensieri, dissi che non lo sapevo.
“Oh beh, era un bel pensiero!” Disse riprendendo il mio pene.
Finimmo lentamente il nostro spuntino, bilanciando con difficoltà ...