Vacanze al Cairo - Capitolo otto
Data: 10/01/2020,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... d'ingresso.
Michele aveva ragione. L'edificio era da ammirare. Sul tetto c’erano dozzine di cupole a cipolla, agli angoli ce n’erano quattro molto più grandi. La facciata era in mattoni rosso arancio e l’intero edificio era un intrico di intagli di leoni, tigri, elefanti ed un altre innumerevoli cose. Non sembrava affatto un albergo.
Salimmo la mezza dozzina di scalini ed entrammo nell'atrio. Là era possibile immaginare che era stato precedentemente un palazzo. C’era ottone dorato, marmo e grandi piante dappertutto. Il personale indossava uniformi marrone ed oro ed appariva perfettamente in linea col luogo.
“Vieni.” Disse Michele avviandosi per un lungo e largo corridoio riccamente tappezzato.
Il ristorante/caffetteria era enorme, così grande da contenere alberi ed uccelli che volavano in alto sotto la volta. Guardandomi intorno vidi un piccolo tavolo quadrato nell’angolo più lontano, lontano dalla maggior parte delle persone che erano sedute a mangiare.
“Andiamo là” Dissi dirigendomi verso il tavolino.
Scorremmo il menu, io scelsi una tazza grande di caffè ed il mio gelato preferito allo zenzero. Michele prese un hamburger e coca cola.
Avvicinammo le nostre sedie e ci sedemmo guardandoci intorno. C’erano circa una dozzina di ragazzi il cui lavoro era portare quanto ordinato e sbarazzare i piatti usati. Un uomo un po’ più vecchio venne alla nostra tavola e prese l'ordine.
Tenendo presente quanto successo con Anwar quella mattina, tentai accuratamente ...
... di evitare di guardare troppo a lungo i ragazzi, per quanto ne avessi voglia. Le loro uniformi erano perfettamente adatte alle loro carnagioni ed al loro aspetto. Ogni ragazzo che guardavo era migliore del precedente ed ero consapevole che la mia verga diventava più dura solo a guardarli.
“Quale vorresti?” Bisbigliò Michele nel mio orecchio.
Lo guardai per assicurarmi di non aver capito male e gli chiesi di ripetere quello che aveva detto.
“Quale?” Disse di nuovo.
“Non so.” Risposi cautamente: “Non li ho guardati.”
“Bugiardo!” Sorrise mettendo una mano sulla mia erezione: “Sei partito!”
Molto imbarazzato, sentii che stavo arrossendo violentemente.
“Io non sto solo guardando! Mi piace quello là, e a te?” Continuò accennando col capo nella direzione di un giovane che stava vicino alla porta.
“Sì. Ma quello dall’altra parte della stanza è migliore.” Dissi sentendomi un po’ più rilassato.
“Niente male, direi.”
Michele spostò cautamente la sua sedia un po' più vicino a me e mise le gambe a cavallo della gamba del tavolo, pigiando il suo ginocchio contro il mio. Spostando il braccio dal tavolo fece scivolare furtivamente una mano dentro i miei pantaloncini e quasi saltai al soffitto quando mi prese le palle.
“Smettila!” Bisbigliai con insistenza: “Qualcuno ci vedrà!”
“Sì, va bene Tony.” Disse molto più forte del necessario, assicurandosi che le persone sedute vicino a noi potessero sentirlo: “Sono d'accordo.” Ma non spostò la mano.
“Oh bene, ...