"fantastica orgia in villa"
Data: 06/01/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... in cucina e poi mi richiusi in ufficio per fare diverse telefonate.
Chiamai Leda e le chiesi come andava.
Mi sembrò allegra ed entusiasta per la partecipazione alla serata del venerdì e sempre dandomi del lei mi confessò:
"Non mi giudichi una sfacciata, volevo dirle che da qualche giorno prendo la pillola, per cui.."
"Benissimo, sicuramente una parte della festa sarà dedicata a te" risposi.
Avevo bisogno per lo meno di un altro maschio: chi chiamare?
La fortuna mi stese una mano e forse io me ne presi pure il braccio: suonò il cellulare e all'altro capo una voce che riconobbi subito.
"Pronto boss, sono Salvatore come va?"
Salvatore! L'avevo conosciuto prima dell'estate e mi aveva chiesto se potevo impiegarlo in qualsiasi mansione. Faceva il meccanico, il lavoro era scarso e. per arrotondare, la sera si dava da fare come addetto alla sicurezza fuori dei locali e con il fisico possente era molto apprezzato.
"Ciao Salvatore, dimmi tutto" risposi
"Potrebbe aver bisogno di me per questo fine settimana?"
"Puoi passare oggi verso le sedici" chiesi
"Alle quattro in punto sarò a Villa Mary, grazie sempre" e chiuse la telefonata.
Salvatore, ovvero Sasà, era un ragazzone di una quarantina di anni, alto un metro e ottantacinque per una novantina di chili, carnagione scura, capelli neri e due occhi scuri che brillavano. Il classico maschio meridionale, sempre pronto a darti una mano, e sempre arrapato. Sposato con una sua coetanea, a detta sua ...
... molto schiva e timida, al contrario di lui che ogni occasione era buona per trasgredire. Aveva partecipato a qualche festa nel mio prive' e parecchie donne se lo erano contese.
Arrivò qualche minuto prima delle quattro e nella hall incrociò Maria.
"Buongiorno Signora, come sta?" disse in modo cerimonioso.
"E tu che ci fai qui? " chiese mia moglie, squadrandolo dalla testa ai piedi.
"Ho appuntamento con il boss" e, giratosi, mi vide e mi tese la mano.
"Vieni Salvatore e vieni pure tu" dissi rivolto a Maria.
Entrammo tutti e tre nello studio e feci accomodare l'uomo sulla sedia davanti la scrivania, mentre io, rimasto in piedi, lasciai la poltrona a Maria.
Spiegai che avevo bisogno di lui la sera del venerdì, sia in sala come cameriere e poi nel prive', per il resto del ricevimento.
"Non c'è problema; alle sette va bene? Come al solito giacca, pantaloni scuri e camicia bianca?"
"Ok, va bene" e stavo per accomiatarlo, quando intervenne Maria
"Mi raccomando barba ben rasata e fresco di doccia, abbiamo ospiti esigenti; inoltre scarpe nere e non quelle orribili di tela".
Se ne andò tutto contento e solo allora mia moglie mi chiese:
"Si può sapere cosa ti frulla in testa?"
"Ti fidi di me?"
"No, ma comunque sei per metà il proprietario e una volta tanto voglio fidarmi" rispose, con chiaro tono di scherzo.
Finimmo di mettere in ordine alcune pratiche in sospeso, e stavamo per raggiungere Maura e Riccardo, quando nel monitor di sorveglianza ...