1. Blade: riforgiatura


    Data: 03/01/2020, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... generando un suono continuo e fastidioso. Sospirai. Sapevo bene che era il mio telefono. Impostato su vibrazione e deciso a rompermi i coglioni finché non avessi risposto. -Continua…-, sussurrò Zhara. Io sorrisi. Potevo posticipare la risposta a dopo il coito… Presi a pompare, imponendo il ritmo. L’araba gemette. Ci baciammo. Cambiammo posizione due volte. In tutto il tempo, il telefono continuò a suonare. Poi smise, finalmente. Sorrisi. Zhara aveva preso a succhiarmelo con una maestria impareggiabile mentre io mi dedicavo alla sua vulva. In quel preciso momento, una voce eruppe dal punto in cui era situato il mio cellulare. -Blade, sono Lisa. Lascia qualunque o chiunque tu (ti) stia facendo e sbrigati a venire qui.-, disse la voce di Lisa Huntington, il mio contatto con lo S.H.I.E.L.D. Scambiai uno sguardo con Zhara. L’araba sospirò. -Beh, immagino che il dovere chiami.-, disse. Annuii. Poi le infilai un dito dentro. Lei squittì. -Non temere. Quando tornerò riprenderemo da dove eravamo arrivati.-, dissi. Mi alzai e iniziai a rivestirmi. -Ci conto.-, disse Zhara, accendendosi una sigaretta.
    
    Il mio umore non era dei migliori quando arrivai alla base dello S.H.I.E.L.D. e non migliorò di certo quando Lisa Huntington mi salutò con una battuta. -Avresti potuto almeno renderti presentabile.-, disse. Non aveva torto. Vestiti stropicciati, capelli in disordine, l’alito che sapeva di saké misto a vulva… Nel complesso potevo anche darle ragione ma preferii venire al punto. Quanto ...
    ... prima avessi sbrigato quell’incombenza, tanto prima sarei riuscito a tornare da Zhara e a riprendere quel che entrambi volevamo finire. -Allora?-, chiesi. Niente mezze misure. Lisa non cedette. -Blade, secondo il tuo file il tuo fattore rigenerante viene da quello di Wolverine, giusto?-, chiese dopo dieci secondi di attesa che servirono solo a snervarmi. -Sì.-, dissi a conferma, -Ma questo già lo sai.-. -Esatto. Ora… so che non sei una persona stupida e capirai che quello che sto per affidarti é un incarico… difficoltoso.-, disse lei. -Ogni incarico che mi affidi é difficile. Quindi?-, replicai io. -Wolverine &egrave morto, Blade.-, disse Lisa. Lisa non lasciava trasparire emozioni molto spesso ma in quel momento notai qualcosa, come un riflesso di tristezza nei suoi occhi. Durò qualche istante e sparì. Io invece accusai il colpo alla stregua di un pugno in pancia. Crollai su una sedia, senza parole. Wolverine, al secolo James Howlett Logan era un eroe per alcuni (me incluso) e un demone per altri. Era grazie a lui (in modo molto indiretto) se ero quello che ero. E ora era morto. X-Man, Vendicatore, guerriero, animale, erano tutti modi per definirlo, almeno in parte. Logan era tutto questo e molto altro. Non l’avevo mai incontrato ma sapevo bene che era un uomo tormentato che tentava di essere migliore. Ed ora era morto. -Come &egrave morto?-, chiesi. -Com’é vissuto.-, rispose Lisa, -Vuoi del caffé?-. Era la prima volta che me l’offriva. Annuì. -Zucchero?-, chiese. Scossi il ...
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