Ok mister, fai strada! (cap. 2)
Data: 01/01/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: bandolero16, Fonte: Annunci69
... bestione è tutto dentro. Sono ancora dilatato dalla forte scopata di ieri, ma il buchetto mi brucia comunque e gli occhi mi escono dalle orbite. Appoggio le mani sulle sue chiappe marmoree e lo spingo verso di me. Vorrei mi entrasse dentro con tutte le palle. I suoi modi di fare hanno la capacità di trasformarmi in una vera cagna.
Subito inizia a pompare con foga, portandomi le mani al collo. Dopo una sola scopata ha già capito che la mancanza di ossigeno mi eccita da pazzi. Dopo un paio di minuti il mio buco è già bello che spanato e il dolore iniziale diventa piacere.
Molla la presa sulle mie caviglie e mi ribalta con forza facendomi ritrovare a pecorina.
Prima di penetrarmi apre il getto dell’acqua e chiude il fondo del lavandino. Appena l’acqua raggiunge un certo livello punta una mano sulla mia testa e mi immerge nella conca.
Il suo gesto mi coglie alla sprovvista, non ho avuto il tempo di prendere aria. Mentre inizio a dimenarmi mi arriva una sculacciata fortissima sulla chiappa destra che sento rimbombare anche da sotto lo specchio dell’acqua.
Combatto per rialzarmi e quando ci riesco guardo il suo riflesso nello specchio davanti a me.
Fra è una montagna, il mio riflesso riesce a malapena a coprire metà del suo busto.
Ha un sorriso sul volto che è un misto di lussuria e rabbia.
In un attimo ho le sue mani ai fianchi e il cazzo dritto nell’intestino. I suoi colpi sono bordate sempre più forti. Guardo il nostro riflesso allo specchio. Lui ha i ...
... denti digrignati e tutti i muscoli in tensione, io ho tutta la faccia e i capelli bagnati e faccio smorfie strane per il piacere che quasi mi impediscono di riconoscermi.
“Dimmi quanto ti piace il mio cazzo.”
“Mi piace tanto.”
Una manata mi arriva al collo e subito mi immerge di nuovo nell’acqua. Per una decina di secondi la testa mi gira, credo di poter addirittura affogare. Lui continua a trapanare forte, il mio sfintere implora pietà, ho l’impressione che il suo cazzo diventi sempre più grosso. Mi manca l’aria.
Finalmente mi prende per i capelli e mi rialza. Io cerco di recuperare tutta l’aria che posso, per paura di andare di nuovo sotto senza preavviso. Lentamente si avvicina al mio orecchio sinistro:
“Devi dire “Mi piace tanto…padrone”.”
Ad un tratto esce completamente dal mio culo. L’aria che passa nel vuoto del mio buchetto mi regala qualche brivido.
Mi accascio sul lavandino per riprendere fiato. Sento il rumore della porta scorrevole della doccia che si apre. Mi volto e vedo lui sotto il getto d’acqua, che riesce a far risaltare ogni fibra dei suoi possenti muscoli.
“Hai detto che volevi farti una doccia, no? Dai, vieni”.
Mi avvicino lentamente a lui, con una mano sul culo dove mi ha ripetutamente sculacciato.
Una volta entrato in doccia sembra un’altra persona. Si mette alle mie spalle e inizia a massaggiarmi la schiena, regalandomi dei bacetti che salgono dalla spalla al collo fino al retro dell’orecchio. Il suo cazzo è ancora svettante, ...