1. Ok mister, fai strada! (cap. 2)


    Data: 01/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: bandolero16, Fonte: Annunci69

    Mi sveglio di soprassalto, credo per via di un incubo. Guardo l’orologio, sono le 3. Mi giro intorno e, nel buio della camera, vedo forme che non mi sono familiari. Per un attimo sono disorientato, poi ricordo che non sono nella mia stanza ma in quella di Fra.
    
    Mi giro e lo vedo lì accanto a me, le lenzuola adagiate sul suo corpo invitante.
    
    In un istante mi ritorna in mente tutto quello che è accaduto il giorno prima. Mi adagio sul suo petto, coprendo i nostri corpi nudi con le lenzuola. Resto un po’ di tempo con gli occhi aperti a fissare il vuoto, pensando e ripensando a quello che c’è stato tra di noi.
    
    Forse è stato un errore. C’è troppa differenza d’età, e poi lui è il mio allenatore, non possiamo permetterci di creare disagi alla squadra. Ma come può essere un errore qualcosa che ti regala sensazioni belle come quelle che ho provato ieri…
    
    Quasi come se avesse sentito i dubbi che mi affollano la mente, Fra mi cinge nel sonno con il suo braccio e si avvicina a me appoggiando il mento sulla mia testa. In questa posizione sono completamente immerso nei suoi pettorali. Appoggio una mano sui suoi addominali e, cullato dal calore del suo corpo, mi riaddormento.
    
    Una leggera sensazione di bruciore al viso mi risveglia, stavolta dolcemente. È Fra che mi sta accarezzando la guancia con la sua barbetta. Siamo posizionati a cucchiaio, lui dietro di me. La nostra differenza fisica fa risaltare ancora di più il tono dei suoi muscoli.
    
    “Buongiorno principino, come ti ...
    ... senti?”
    
    “Buongiorno. Bene, perché me lo chiedi?”
    
    “Stanotte hai avuto un sonno agitato, sentivo i tuoi spasmi. A un certo punto ho deciso di abbracciarti per tranquillizzarti e solo allora ti sei calmato”.
    
    Ma allora era sveglio. Non è stato un gesto involontario. Ma se davvero mi sono agitato per tutta la notte, perché mi sono calmato soltanto tra le sue braccia? Perché mi fa quest’effetto? Questi e altri pensieri mi riempiono la testa.
    
    “Ah davvero? pensa non me ne sono neanche accorto. Mi dispiace non averti fatto dormire”.
    
    “No ma che, tutto apposto… tu piuttosto, sicuro che è tutto ok? Ti vedo strano”.
    
    “Niente, davvero. Ora, se posso, vorrei andare a farmi una doccia”.
    
    “Certo, figurati”.
    
    Mi alzo e mi dirigo verso il bagno. Appoggio le mani sul lavandino e mi guardo nel grande specchio del bagno. La testa mi dice che dovrei parlargli apertamente, dirgli che è stata una bella esperienza ma che è giusto che rimanga tale. Il cuore invece vuole continuare a sentire il calore del suo corpo e perdersi nei suoi occhi, che mi hanno sempre messo un po’ in difficoltà, ma che dopo ieri sono diventati letali per me. Come se non bastasse, uno spasmo del mio buchetto mi ricorda della nostra fantastica scopata, la migliore della mia vita, e mi mette ancora più in difficoltà.
    
    Basta. Ho deciso, niente doccia, ora vado di là e gli dico che è stato tutto un fraintendimento.
    
    Ho la testa china sul lavandino, mi giro di scatto senza guardare nello specchio e di colpo ...
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