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Ok mister, fai strada! (cap. 2)
Data: 01/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: bandolero16, Fonte: Annunci69
... sbatto di testa contro quei pettorali marmorei. A Fra scappa un sorriso. “Da quanto tempo sei qui?” gli chiedo, mentre abbasso lo sguardo. È nudo, un pisello di tutto rispetto anche da moscio, che accende di nuovo tutti i miei istinti e mi fa desiderare di essere posseduto come solo lui sa fare. Poggia un dito sotto al mio mento e mi alza la testa. “Da abbastanza tempo per capire che non è tutto ok.” Stavolta mi giro di lato, per non cadere nella tentazione del suo pisello. Lui si avvicina, mi mette una mano tra i capelli, mi poggia la testa sul suo petto e mi dà un bacio in testa. E’ la conferma definitiva, è il suo calore a farmi stare bene, perché i brutti pensieri vanno subito via. Quando mi stacco da lui lo guardo dritto negli occhi. Penso a tutte le risate fatte durante gli allenamenti, a tutte le sigarette fumate insieme, a tutte le cene della squadra in cui eravamo gli unici due a esagerare con l’alcool e alla fine finivamo a cantare abbracciati da ubriachi. È incredibile come una persona che credevo di conoscere così bene, riesca a farmi provare sensazioni che mai avrei pensato di provare. Una sua mano mi accarezza il viso, l’altra scende sul mio culetto nudo e mi spinge verso di lui. Siamo faccia a faccia, il suo sguardo e il modo con cui si morde le labbra fanno a pezzi quel briciolo di resistenza che volevo opporre. In un attimo ci baciamo, mi prende in braccio e mi appoggia sul bordo del lavandino. Le sue mani grandi iniziano a impastarmi le ...
... chiappe. Appoggio una mano sul suo petto e con l’altra gli cingo il collo e lo tiro verso di me. Mi stendo leggermente sul lavandino, mantenendomi al suo collo, e lui poggia i pugni contro lo specchio, incorniciandomi la faccia tra le sue enormi braccia. È un dio greco. Chiudo gli occhi e appoggio la fronte contro la sua. “Fra…forse…non dovremmo” gli sussurro, mentre le nostre labbra si sfiorano e i nostri respiri si accavallano. La sua bocca raggiunge ora il mio collo, la sua lingua mi lavora l’orecchio sinistro. Non riesco a non ansimare. I miei mugolii accendono la bestia che è in lui. Mi prende per le caviglie allargandomi le gambe, per avere libero al cesso al mio buchino. Avvicina la bocca al mio culo e fa un giochetto che mi manda in estasi. Invece di leccare, appoggia le labbra in corrispondenza del buchetto e inizia a succhiare. La sensazione di freddo per via dell’aria che aspira e il solletico che mi fa con labbra e barbetta mi fanno dilatare e bagnare in un istante. Appoggio una mano sulla sua testa, lui mi guarda con i suoi meravigliosi occhi, mentre continua a lavorarmi il culo. Mi sento come una troia a cui stanno leccando la figa. “Ti prego mettimelo, ho voglia del tuo cazzo”. Non so cosa diavolo mi prenda, 2 minuti fa mi pentivo di tutto, ora sono qui a implorarlo di scoparmi ancora. Mi sorride, anche lui confuso per la schiettezza con cui mi è uscita ‘sta frase, poi mi risponde “Ti accontento subito”. Con un solo colpo di reni il suo ...