1. una storia di sesso


    Data: 29/12/2019, Categorie: Prime Esperienze Tabù Trans Autore: evablu, Fonte: xHamster

    ... acqua dal frigo. Sì, ero un tantino troppo discinta, al punto da poter apparire provocante: di certo a un estraneo non mi sarei mostrata così, ma d'altronde faceva caldo, ero a casa mia, non aspettavo visite e portavo solo un paio di short e una canottierina molto fine, bianca, aderente, che faceva risaltare come due bozzi appuntiti le mie tettine. Gli short mostravano invece un inguine piatto come la passera di una quindicenne e due gambe lunghe e affusolate, senza un pelo che fosse uno: i pochi che avevo me li toglievo, ero liscia come il popò di un bebè. Le unghie dei piedi, attraverso le infradito, mostravano i residui dello smalto nero che avevo tolto il giorno prima. I miei ospiti erano in bermuda e maglietta, le gambe pelose e le braccia nerborute. Avevano un che di sexy. Era vero: mi piacevano entrambi.
    
    - Cosa volete? Andiamo al sodo - dissi accavallando le gambe in maniera sensuale. Mi sentii un po' Sharon Stone in Basic Istinct.
    
    Cosa volessero, in realtà era più che chiaro, ma mi piaceva fare la smorfiosetta, anche perché quella situazione mi intrigava ma mi imbarazzava pure da morire: pensavano mica seriamente di potermi scopare in due, come prima volta?
    
    - Ecco, Roby, Roberto... Robertina?
    
    - Roby, chiamatemi Roby, e basta.
    
    - Sì, perfetto: Roby - era sempre Fabrizio, che parlava - ecco, Roby, se siamo qui è perché, beh, insomma...
    
    - Sì, cioè, insomma - proseguì Salvatore, imbarazzato come quell'altro bel tomo - è perché abbiamo saputo che tu hai ...
    ... detto che ti piacciamo entrambi e che... le volte che... beh, siamo stati in intimità, c'è mancato poco che...
    
    Strabuzzai gli occhi: dunque le voci giravano! Dunque qualcuno aveva rivelato il mio segreto! Ma chi diavolo era stato?
    
    - Così ci siamo parlati fra di noi e abbiamo scoperto che era tutto vero - disse ancora Salvatore.
    
    Mi misi in piedi. Avevo i battiti a 200, la pressione a mille, il rossore mi si vedeva attraverso i capelli.
    
    - Chi è stato? Chi ve lo ha detto?
    
    Loro avevano notato il mio smarrimento, il mio pallore, avevano fatto il giro del tavolo, Fabri da un lato, Salvo dall'altro. Ero circondata, non avevo vie di fuga ma, anche volendo - e non volevo - ero incapace di articolare un movimento che fosse uno, di dire un'altra parola, una sola, e così, mentre uno mi accarezzava un braccio nudo e l'altro mi scostava il cerchietto dai capelli, per poggiarmi un bacio delicato su una guancia, mentre Fabrizio mi tirava fuori la canotta dagli short e Salvo strusciava la gamba pelosa sulla mia coscia levigata dalle creme, mentre Fabri infilava la mano sotto la canotta, alla ricerca dei bottoncini del mio piacere, Salvo pronunciò quel nome, il suo nome, abbattendo definitivamente ogni mio possibile residuo di resistenza.
    
    - Giovanni - sussurrò riempiendo il mio orecchio del suo alito caldo - ce lo ha detto Giovanni.
    
    Quando mi alzai dal letto dei miei - ma era solo di mamma, perché papà se ne era andato con un'altra, anni prima, e da allora le donne avevano ...