1. La mia storia con Silvia Cap. 4


    Data: 27/12/2019, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    ... colore nero e un top sempre nero. Per me era una meraviglia. Mi fece accomodare in cucina e mi preparò il caffè. Ci sedemmo in salotto e bevemmo il caffè poi mi disse:
    
    “Andiamo nello studio. Voglio che tu legga ciò ho scritto sulla tesi in quanto dall’ultima volta che l’hai letta sono andata avanti con la stesura!”
    
    Salimmo mezza rampa di scale ed entrammo nello studio. Il computer era già acceso, mi sedetti sulla sedia e iniziai a leggere. Quanto scritto andava molto bene e s’agganciava perfettamente con quanto scritto sopra. Terminai la lettura, a mi voltai e le dissi:
    
    “Davvero molto brava …. Quanto hai scritto va molto bene ….”
    
    Ci baciammo prima molto romanticamente poi sempre più con passione. Silvia si alzò dalla sedia e mi prese per le mani portandomi direttamente sul letto. Mi fece sedere sul letto e lei si mise davanti a me e si spogliò molto lentamente. Si abbassò la cerniera della gonna che finì per terra e poi si tolse il top. Scoprii che non indossava il reggiseno. Rimase con un perizoma alquanto succinto; mi prese per mano mi fece alzare e si coricò a letto. Capii le sue intenzioni e mi spogliai frettolosamente e mi distesi a letto al suo fianco. Ci baciammo con molto ardore; le mie mani si posarono sul suo seno e cominciai a fare dei lenti massaggi circolari. Smisi di baciarla sulla bocca e scesi sul collo, poi sul decolletè e infine sui seni. Mi fiondai subito sui capezzoli leccandoli. Con la lingua ad ogni passaggio piegavo il capezzolo in su e in ...
    ... giù; ben presto l’eccitazione fece ingrossare i capezzoli ed era più difficile piegarli ogni volta che passavo con la lingua.
    
    “Ah ah ah …. Mmmmh ….”
    
    Smisi di leccarli e scesi con piccoli baci e leccate verso l’ombelico. A Silvia piaceva e ogni tanto il corpo aveva qualche fremito di piacere; poi scesi ancora più giù arrivando al perizoma che baciai e proseguii la discesa verso le gambe. Mi misi a leccare le gambe ma soprattutto l’interno cosce risalendo verso la figa. Silvia presa dall’eccitazione mi spostò dalle gambe e si tolse il perizoma che volò sulla poltrona. Notai subito che aveva il pelo bagnato dagli umori che uscivano dalla figa. Pensai da quanti giorni Silvia voleva fare sesso con me e aveva dovuto reprimere le sue voglie. Quindi decisi di farle raggiungere il massimo del piacere con un orgasmo difficile da dimenticare. Molto delicatamente mi distesi tra le sue gambe e arrivai con la figa ad un palmo dal naso poiaprii le grandi labbra e con la lingua andai stimolare il frenulo del clitoride. Salii un po’ più su con la lingua stimolando anche il glande e il prepuzio del clitoride per poi tornare giù al frenulo e poi tornare su al prepuzio. In questo modo il piacere del cunnilingus è davvero esaltato al massimo. Silvia iniziò a godere: il flusso degli umori aumentò e si riversarono al di fuori della figa. Andai avanti così per un bel po’ di tempo e siccome Silvia non era ancora venuta infilai un dito in figa cercando di andare a stimolare il fondo dell’utero e ...