memorie di un single; la tardona
Data: 25/12/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: demaranto, Fonte: RaccontiMilu
... nuovo ed aprendole i glutei, se anche lì era tutto pulito, le staccai le grandi labbra dalla coscia. Tutto liscio e senza neanche un pelino. – Va bene così ? Mormorò con un fil di voce ed impaurita perché aveva parlato. – Si brava hai fatto fare un ottimo lavoro, per il futuro compra un epilatore che userai quando vedrai i peli crescere e, in ogni caso ogni due settimane vai dall’estetista, mentre per la lampada una volta a settimana se non vai al mare. Mentre le dicevo queste parole le mie mani le accarezzavano i fianchi e le cosce, passando dall’interno all’esterno delle stesse, inizialmente lei stava ferma ma, intensificandosi i miei massaggi cominciò a muoversi impercettibilmente da un lato all’altro. – Adesso invece continuiamo con altre cose …… – Cosa vuoi fare adesso ? – Siediti sulla poltrona, quanto più sul bordo possibile e allarga le gambe Così fece, mi inginocchiai davanti a lei e continuai a passarle le mani sulle gambe, le strisciavo in maniera leggera, cambiando continuamente posto, man mano mi avvicinavo sempre di più alla sua fica. Man mano che la massaggiavo la sua fica aumentava di volume, le grandi labbra cominciarono a dividersi e appariva il rosa interno, cominciarono ad uscire le prime gocce di succo. Allora con una mano continuavo ad accarezzarla mentre le dita dell’altra andarono direttamente nello spacco tra le grandi labbra, muovevo le dita su e giù, partendo dall’ano e finendo sul clitoride, mi fermai definitivamente con le dita nella fica e ...
... spinsi lentamente il medio dentro di lei che si inarcò e con un sospiro rilasciò l’aria che aveva tenuto dentro. Tentò di fermarmi ma, io la zittii immediatamente. Avvicinai la faccia e con la lingua le andai a lappare la figa, più che lappare, premetti la bocca sul suo sesso lavandomi letteralmente la faccia. Il dito ormai era inserito profondamente dentro di lei, spostai la bocca e con le labbra socchiuse andai direttamente sul clitoride che cominciai ad aspirare mentre con la lingua ci giravo intorno. Lei stava sul bordo del divano, con la schiena inarcata e gli occhi chiusi, ogni tanto cercava di divincolarsi e sottrarsi a tutto questo, mormorava dei no no no senza molta convinzione. Con l’altra mano che, non la massaggiava più mi tolsi prima la camicia e poi scarpe pantalone e slip rimanendo così nudo. Continuava a mormorare parole senza senso ma i suoi no si trasformarono man mano in dei si sempre più accentuati e inarcandosi e tremando sempre di più lanciò un urlo di godimento. Mi staccai da lei alzandomi, era tutta sudata, il petto si alzava ed abbassava ogni tanto aveva ancora delle piccole scosse per il corpo. Le afferrai le caviglie con una mano portandole verso il suo petto, mi abbassai e indirizzai il cazzo verso la sua fica poggiandolo appena sulla sua apertura, appena realizzò cosa stavo facendo mormorò – Fai piano è tanto che non lo faccio …….. Strusciai lentamente la cappella lungo tutto lo spacco per raccogliere quanti più succhi possibili e la portai ...