memorie di un single; la tardona
Data: 25/12/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: demaranto, Fonte: RaccontiMilu
... una brava allieva …….. adesso fammi vedere la fica……. Detto questo la girai, le feci piegare il busto ed allargare le gambe e, mi inginocchiai. Le labbra erano gonfie e umide, tutta la zona del sesso era piena di umori, si intravedevano delle striscioline di muco che erano colate sulle gambe, la sua fica era aperta, la carne rosa della vagina si vedeva in ogni dettaglio, anche la rosellina anale era umida e leggermente aperta. – Siediti sul divano e apri le gambe ……… Fece ciò che avevo chiesto. Nel frattempo mi ero alzato andando a prendere sul tavolo gli oggetti, avvolgendoli con l’asciugamano a mò di pacchettino, lo posai a terra e lo aprii mettendo gli oggetti in ordine di grandezza. – Che vuoi fare ?? – Li hai provati tu …….. adesso voglio provarli anch’io …….. – No ti prego non c’è la faccio più …….. sono esausta …….. – Mettiti comoda e allarga le gambe ho detto ……… fai come ho detto e non replicare …… A questa mio ordine perentorio fece come avevo ordinato, spinse il culo sul bordo del divano e allargò le gambe più che poteva. Rispetto a prima, quando l’avevo vista da dietro, la sua figa adesso mi apparve in tutta la sua bellezza, vedendola da dietro era comunque chiusa anche se le gambe erano divaricate, adesso invece con le gambe allargate si apriva perfettamente. Le labbra, gonfie e umide sporgevano al di fuori, al contrasto del loro colore scuro si opponeva il rosa chiaro dell’interno, con le piccole labbra di un rosa più acceso, l’ingresso della vagina leggermente ...
... aperta, nell’alto si vedeva il buchino dell’uretra, al culmine delle piccole labbra iniziava il clitoride, usciva fuori come un piccolo pene, col suo tronco il glande ed il prepuzio. Lo trovai già gonfio e sporgente. La carne si mostrava spugnata, come se fosse stata immersa in acqua per molto tempo, luccicava di umori, anche l’interno coscia ne era intriso, con le dita andai a toccare la zona resa scivolosa dagli umori. Partii dall’ano muovendo il dito circolarmente tutt’intorno, risalii lentamente strisciando il dito sul perineo, girai intorno tra le grandi labbra e l’interno coscia, ritornai nel basso dell’apertura vaginale, risalendo un poco introdussi il dito nella vagina che, forse perché sottile o perché intriso dagli umori scivolò facilmente per tutta la sua lunghezza. A questa mia introduzione lei non fece una piega, il mio dito ballava dentro di lei, tanto che, una volta arrivato in fondo mi divertii a muoverlo circolarmente accarezzando le pareti vaginali. Sfilai il dito e andai ad ispezionare il resto. Giocai per un bel po’ di minuti col suo sesso poi passai agli oggetti. Presi per prima la carota ed il mestolo, erano i più sottili e lunghi, volevo vedere fino a che lunghezza le entravano. Come accennato prima la carota lunga una decina di centimetri era di forma conica, la punta sottile come la punta del mignolo si andava ad ingrossare gradatamente verso il bulbo grosso come una noce. Il mestolo lungo una quindicina di centimetri invece era spesso come una penna ...