1. Le avventure di un pizzaboy - 01 la prima consegna


    Data: 23/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Oduardo, Fonte: Annunci69

    ... porta mi si presentò un uomo sulla cinquantina, carino, in mutande. Non aveva il fisico da sugar daddy o cose del genere. Ovviamente era quel maturo che si trova nella vita reale: cerca di essere giovanile ma risulta alla fine un po’ patetico.
    
    Prese la pizza, guardò quant’era. Mi porse i soldi e alla fine mi chiese:- La vuoi la mancia?
    
    Rimasi spiazzato, per via di quello che mi era stato detto dai miei colleghi. –Certo, grazie.
    
    Allungò la mano, e cominciò a palparmi il pacco.
    
    -Ma …- cercai di dire.
    
    -Avanti, ci siamo sentiti su grinder.
    
    Non riuscivo a credere alla coincidenza. Ma non potevo neanche pensarci più di tanto. Me lo tirò fuori e cominciò a menarmelo un po’.
    
    Quindi, senza togliermi la mano dal cazzo, mi portò dentro, chiuse la porta e si inginocchiò guardandomi come uno di quelli che alla messa guardano il prete in attesa dell’ostia.
    
    Mi slacciai meglio i pantaloni e li tirai giù un poco più del previsto. La sua bocca aperta si avventò sul mio cazzo come un cane che vede arrivare il proprio padrone. Non avevo molte esperienze come attivo, e neanche farmi fare pompini. In poco tempo il mio cazzo si indurì e cominciò a bagnarsi così tanto che per un attimo ebbi paura di poter venire.
    
    -Sei stra eccitato- mi disse quello riprendendo un po’ di fiato, ma senza lasciar cadere l’attenzione dal mio pene che continuava a masturbarmi.
    
    Ero un po’ imbarazzato dal momento che non mi aspettavo una situazione del genere. E poi, non avevo molta ...
    ... esperienza in fatto di farmi succhiare.
    
    -Ti piace?- mi domandò dopo un attimo.
    
    Mi sentivo il cazzo in fiamme. Quello succhiava come fosse stato un aspirapolvere. Ce l’avevo tutto rosso, che con l’umidità della sua saliva risaltava come un rubino.
    
    -Si- risposi impacciato –E a te piace? … Cioè … Io non è che lo faccio spesso ….
    
    -Va bene così- mi tranquillizzò- continua a fare quello che stai facendo.
    
    Cioè nulla, pensai, perché alla fine me ne stavo lì con le mani lungo i fianchi e la faccia rivolta alla sua testa spelacchiata e grigia che si muoveva contro il mio basso ventre.
    
    -Posso … fare qualcosa?
    
    -Fai quello che vuoi.
    
    Ogni volta che la sua bocca non era occupata dal mio pisello, ci pensava la sua mano a tenerlo eretto e pronto per schizzare.
    
    Misi le mie mani attorno alla sua testa. Cominciai a muovere il bacino contro la sua faccia. Lasciavo che il suo respiro mi scompigliasse i peli pubici. Tentavo con la punta del glande di arrivare alla sua gola, e quando capitava cercavo di non venire.
    
    -Dai, muoviti un po’ tu.
    
    Presi l’iniziativa, e se all’inizio ebbi un poco di difficoltà, alla fine presi il ritmo, e cercai di sciogliere l’imbarazzo. Le sue mani toccavano le mie gambe, il mio sedere e il fondo della schiena. Mi avvicinavo così tanto a lui che spesso rischiavo di perdere l’equilibrio.
    
    -Sei troppo rigido. Dovresti esserlo solo dove serve. Lasciati andare.
    
    -Ma se mi lascio andare vengo.
    
    -Meglio- rispose lui menandomelo sempre più ...