Ventiquattro giorni a natale
Data: 21/12/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Frivolousb, Fonte: Annunci69
... Gruber.
_Certo, tu con lei hai molte cose in comune, no?
_Io ho più charme…andiamo?
Una volta usciti mi lamentai per il freddo pungente. Lui fece spallucce.
_Ora prenderò una qualche metro da qualche parte, poi il treno e finalmente tornerò a casa…_ mi misi a raccontargli senza un perché mentre camminavamo senza meta.
_Io abito qui vicino, ma non vivo solo, ho due coinquilini, un maschio e una femmina e inoltre una ferocissima cagnetta…mi piacerebbe proprio, ma non ti posso portare a casa da me.
_Sì, però stiamo girando a vuoto.
A quelle parole lui mi afferrò per un braccio. Io finsi di opporre un po’ di resistenza e gli chiesi:_ Dove andiamo?
_Non preoccuparti, non aver paura.
Non facemmo molta strada. Eravamo di nuovo nei pressi dell’ Exo, nel parcheggio. Durante il tragitto lui mi confessò che gli ricordavo il suo ex, stessa età, capelli pel di carota…mi raccontò che lo aveva lasciato perché l’aveva beccato a letto con un altro. Confessione per confessione io gli dissi:_ Io sono una sorta di principessa Disney, una Cenerentola, un'Alice persa nel mondo delle meraviglie dove spera un giorno di trovare il suo principe azzurro, un po’ come il mio amico Paolo…
_Uh, me lo devi fare conoscere, allora..._ commentò lui ironico.
_Assolutamente no, tu gli spezzeresti il cuore._ poi dal nulla mi misi a canticchiare “Gimmie more” e a dirgli:_ Io la Spears la amo! Penso che mi sentirò realizzato nella vita solo quando mi raserò i capelli a zero e mi ...
... tatuerò sulla pelata il numero del diavolo, come lei…sai da grande vorrei diventare una drag di successo e dimenarmi sulle note di “Gimmie”…
_Be’ , spero che lei ora di allora abbia sfornato qualche altro successo.
Una volta giunti nei pressi del parcheggio mi trascinò dietro un muretto. Eravamo abbastanza riparati, lui presa a limonarmi, poi guidò con la mano la mia testa giù, a far conoscenza del suo cazzo che prontamente sfoderò per me.
Era un cazzo nella norma, ma io lo stesso mi impegnai in quella che io considero un'arte, ovvero quella del pompino.
Lui arrapatissimo, a una certa, ansimò:_ Lo vuoi prendere nel culo?
Me lo tolsi di bocca, lo guardai dritto negli occhi e gli risposi: _Portami a casa tua.
_Te l’ho detto, non posso, Maria, la mia coinquilina sta dormendo, e poi Popa, la cagnetta feroce...
Ubbidiente io continuai con il mio lavoretto di bocca.
Ma lui mi sollevò e mi infilò la lingua in bocca. Parlammo ancora un po’. Io come al solito mi misi a bamboleggiare.
_Ma ci sei o ci fai? Li conosco io quelli come te, giocate tanto a fare gli svampiti, ma non lo siete…
Poi mi mise di nuovo le mani fra i capelli e spingendomi giù mi disse:_ Ma ora è bene che il ventenne che fa pompini eccezionali continui nell’ esercizio del suo talento più grande.
Non me lo feci ripetere altre volte. Ma non me lo fece spompinare per molto. Senza preavviso mi ritirò su e in men che non si dica mi ritrovai, smutandato, a novanta, con il suo cazzo turgido a ...