1. Ventiquattro giorni a natale


    Data: 21/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Frivolousb, Fonte: Annunci69

    ... autodistruttiva.
    
    Quella sera lì, a cavallo fra novembre e dicembre, lui aveva ancora un’irrefrenabile voglia animale. Ci spogliammo in fretta. Ci divoravammo con le nostre bocche. Io quella volta però indossai il preservativo. Roberto aveva sui trent’anni, una decina più di me. Aveva denti storti, un alito non propriamente fresco, la faccia butterata da acne postgiovanile e il culo piuttosto flaccido, eppure mi arrapava. Lo scopai con foga, venni. Lui, stremato, alla fine mi confessò:_ Questa volta, a differenza dell’ altra, ti ho proprio sentito venire!_ e la cosa mi fece abbastanza ridere.
    
    Una volta liquidato Roberto, che come Cenerentola, a mezzanotte dovette scappare via, mi divertii un po’ con altri. Mi scopò, ad esempio, uno splendido quarantenne che nell’aspetto fisico ricordava quel gran figo di Beckham, e poi mi feci inculare da un tipo che mi ricordava un mio ex. Ma l’ incontro che nel bene e nel male mi porterò sempre dietro nella mia vita avvenne verso le quattro del mattino. Il locale stava per chiudere i battenti. Eravamo rimasti solo io, e tre o quattro persone di là, nella sala fumatori. Uscendo da essa un ragazzo mi venne a sbattere addosso. Mi diede quasi una testata sul tronco. Poi la sua bella testa rasata iniziò a sfregarsi sul mio corpicino in una sensuale effusione. La testa risalì. Le sue labbra, la sua lingua, cercarono le mie, le trovarono.
    
    _Hai bevuto stasera ,eh?_ mi chiese il giovane sconosciuto, mentre mi accompagnava, reggendomi, ...
    ... verso una cabina.
    
    L’unica cosa che avevo bevuto era forse un po’ di sborra. Ma non gli dissi niente, mi piaceva essere sorretto così, dalle sue braccia muscolose.
    
    Una volta in cabina rincarò:_ Visto che sei bevuto ti aiuterò io a spogliarti…_ ma, mentre avvicinava le sue grandi mani per farlo si accorse che io mi ero andato a sedere in un angolino remoto del materasso nero, a braccia conserte.
    
    _Perché fai la sostenuta?
    
    _In che senso?_ gli risposi io con il broncio.
    
    _ Ma di dove sei? Dalle vocali aperte direi romano o calabro...
    
    _Macché sono lombardo! La mia è solo la cadenza di una checca standard di vent’anni, di una lolita…
    
    _Uh, una lolita!
    
    _E non prendermi per il culo!!!
    
    _Non ti voglio prendere per il culo, oddio in un certo senso…
    
    Sì avvicinò a me e mi baciò. Baciava come un dio. E iniziando a spogliarmi davvero, mi sussurrò a un orecchio:_ Non ti chiedo neanche se sei attivo o passivo, perché è evidente cosa sei e la cosa non mi dispiace affatto…
    
    Siccome pensavo che la cosa, in fondo, non dispiaceva neppure a me gli lasciai credere pure questo.
    
    Sì spogliò anche lui. Una volta completamente nudo mi abbracciò e mi chiese:_ Li hai i preservativi?
    
    Ma non feci in tempo a rispondergli perché proprio in quel mentre vennero i ragazzi del locali a invitarci gentilmente a uscire che ormai era arrivato l’orario di chiusura.
    
    Ci stavamo rivestendo quando lui gettandomi un’occhiata, mi chiese:_ Ma hai i capelli rossi?
    
    _Sì, rosso Lilli ...