più di una ragazza - more than a woman
Data: 19/12/2019,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Trans
Autore: evablu, Fonte: xHamster
... pesante coinvolgimento emotivo di avere a che fare con una femmina vera. Mi consideravano una troietta che ci stava con tutti, un finocchietto che dava il culo a destra e a manca, su di me giravano voci di ogni genere, ma solo a lui avevo fatto un pompino; le altre erano state esperienze estemporanee, magari mi ero fatta toccare culo e tette ma nulla di più, sempre senza spogliarmi; quelli che lo facevano erano intrigati dal mio corpo ansioso e incerto e dalla voglia di fare esperienze; a 15 anni coloro che tra noi avevano visto un capezzolo femminile vero, dal vivo, si contavano sulle punte delle dita.
Da lui, da Giovanni, invece mi ero lasciata spogliare, era successo in un altro pomeriggio rovente, aveva messo un porno lesbo nel videoregistratore e senza dir nulla me lo aveva messo in mano e io glielo avevo preso e menato, mi ero aperta la camicetta, avevo lasciato che mi toccasse le poppe prima misura e poi...
"Dai, togliamo queste barriere".
Era il momento di
Disco Inferno
e quello fu un diversivo, forse: mi slacciò la cintura, con un movimento fulmineo della mano, e tentò di sfibbiare il bottone dei jeans; per impedirgli di calarmi i pantaloni dovetti allargare le braccia, che avevo fino a quel momento tenuto serrate ai fianchi, a difesa della maglietta. Con la rapidità del gatto, lui me la tirò su e incollò le mani alla carne nuda e a quel punto era inutile resistere: aveva vinto lui.
"Stupenda, meglio di una ragazza", mi soffiò dentro un orecchio e ...
... indubbiamente anche questo mi eccitava, era un gran complimento già il non insultarmi sempre, come facevano gli altri, attratti ma anche spaventati da me, perché temevano di passare anche loro per finocchi. Io di Giovanni ero teneramente innamorata come una ragazza vera e adoravo che lui mi ritenesse tale e che mi palpasse intensamente, che le sue mani calde parlassero alla mia carne vogliosa e che torturassero i bottoncini del mio piacere, che il suo sesso sodo si strusciasse contro e dentro le mie chiappe e avevo tanta, tantissima voglia di essere penetrata da lui, ma la paura aveva il sopravvento. Però era riuscito ad aprirsi un varco e infilò una mano davanti, ghermendo il mio pistolino duro.
"Amore, ti depili o ancora sei così acerba?", chiese nel fare una prima incursione sotto le mutandine. Toccò con più attenzione e capì che non portavo slip maschili, vinse la mia ostinata resistenza e riuscì a tirarmi giù i jeans, rimase senza parole quando vide il pizzo bianco e le autoreggenti pure loro bianche. Fece un passo indietro, si staccò da me, ma io non mi ricomposi, rimasi lì a farmi guardare.
"Cosa c'è? Adesso anche tu andrai in giro a dire che metto il rimmel, mi limo le unghie delle mani, metto lo smalto nelle unghie dei piedi, porto intimo femminile e che magari do il culo a tutti i maschi che incontro, dal prof di latino al bidello al parroco?".
Lo stereo dava
Calypso breakdown
, vedevo i portoricani avversari di John Travolta e della sua tipa dimenarsi ...