Lui, Lei e il sexting
Data: 18/12/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: IlMontenegro, Fonte: RaccontiMilu
... toccava appena per farle vedere il liquido preseminale che secerneva pensandola. -‘Non smette più.’ -‘Non puoi venire, ricordatelo.’ -‘Me lo ricordo bene, non ti preoccupare. Ora mi fermo, se vuoi.’ -‘L’importante è che non vieni. Se vuoi un po’ di sollievo dattelo pure, ma non esagerare.’ -‘Se vuoi puoi darmi qualcosa per mettermi alla prova.’ -‘Non credo proprio. Ammetto che lo vorrei il tuo cazzo a schizzare su tutto il mio corpo il tuo sperma caldo.’ -‘E io che stavo per fermarmi” -‘Per poi cospargermelo sui capezzoli e spalmarlo come una crema.’ -‘Dio…’ -‘Ovviamente ne succhierei anche un po’ alla fonte.’ -‘Mhhhh” -‘Smetti di toccarti.’ -‘Ahia.’ -‘Mi piacerebbe provocarti. Masturbarmi di fronte a te e vederti frignare perché non ti lascio toccare. Chissà la tua faccia” -‘Quando ci vedremo su skype potrai farlo.’ -‘Assolutamente no.’ -‘Prima o poi’.’ -‘Sogna. Prima ho trovato una cavigliera in giro per la camera, la adoro.’ -‘Voglio vedere come ti sta, così finalmente vedo quei bei piedini.’ -‘No, no. In questo momento sono completamente nuda, ho solo la cavigliera addosso.’ -‘Cosa non darei per vederti ora.’ -‘Mi sto spalmando l’olio da corpo.’ -‘Olio. Cavigliera. Non ho bisogno che indossi altro. Ti voglio mia. Ora.’ Lei fingeva di non sentirlo e continuava. -‘è freddo. Mi si sono irrigiditi i capezzoli. Non toccarti.’ -‘Mhhh. Non essere egoista, fatti vedere.’ -‘No.’ -‘Non è giusto che solo i tuoi occhi possano godere di tanta bellezza.’ -‘Me lo sto ...
... spalmando ovunque.’ -‘Quanto mi fai eccitare quando fai così.’ -‘Anche sul sedere, lentamente.’ -‘Mi fai impazzire…’ -‘Shh, non toccarti.’ -‘Sto resistendo.’ -‘Ora sono sul bidet, ho il getto d’acqua sul clitoride’ Mmh.’ -‘Ti piace eh?’ -‘In mancanza d’altro.’ -‘Vuoi toccarti?’ -‘Non ne ho bisogno. Ci pensa l’acqua che mi scorre addosso’ nei punti giusti…’ -‘Mhhh” L’erezione che aveva cercato di far svanire stava tornando prepotente e gliela mostrò. -‘Ti odio. Ma ti prego continua.’ -‘Shh. Ho le gambe aperte. Il getto purtroppo non è molto forte.’ -‘Fammi sentire come ansimi per il getto.’ -‘Ormai” -‘Hai già finito?’ -‘Sono veloce se voglio.’ -‘Vieni di nuovo per me. Voglio sentirti gemere.’ -‘Naah, devo andare a letto.’ -‘Vuoi davvero lasciarmi così?’ E le fece vedere il cazzo semi eretto poggiato all’indietro. Lei però non si faceva distrarre e continuava la sua tortura. -‘Mi sto lentamente infilando la camicia da notte.’ -‘Ormai quella camicia è diventata un mio sogno erotico.’ Il cazzo, poggiato sulla pancia, nell’ergersi aveva scoperto il glande. -‘Vorrei succhiarti la punta.’ -‘Mhhhh.’ -‘Okay, sono a letto.’ -‘Cosa porti sotto la camicia?’ -‘Le mutandine nere.’ -‘Voglio infilarmici sotto.’ -‘Sh.’ -‘Fammi eccitare di più. Mi piace eccitarmi e sentirlo crescere senza toccarmi.’ -‘Sei un maiale.’ -‘è colpa tua.’ -‘Lo so. In questo momento ho tanta voglia di aprire le gambe più che posso e farmi scopare. Forte. Magari legata al letto.’ Neanche le scrisse ...