Sugar Daddy
Data: 16/12/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Carletto2021, Fonte: EroticiRacconti
... costare una fortuna… quanto?”
“Ssshh”, metto l’indice davanti le labbra, “non chiedere, non ti deve riguardare, l’agenzia delle entrate ha spie ovunque”, rispondo scherzando.
Non riesce a trattenere uno slancio di gioia e mi butta le braccia al collo, per la prima volta dopo tanto tempo riassaporo l’emozione di stringere un corpo giovane, mi accorgo solo adesso della misura del suo seno, è appoggiato sul mio petto e lo sento morbido e abbondante.
Un brivido mi percorre la schiena e si trasforma in una forte contrazione allo stomaco quando le sue labbra si attaccano alle mie, schiude la bocca e la sua lingua si infila delicatamente nella mia, le vado incontro e ripiombo indietro di 40 anni, è come uno dei primi timidi baci tra teenager, quando era sufficiente una carezza e un soffio d’alito per farmi eccitare. È un bacio tenero e profondo, mi gusto il fresco sapore delle sue labbra, sembrano ciliegie mature, ingoio la sua saliva che sa di miele, ma non oso di più, ci pensa lei, si stringe forte e va a cercare la mia lingua con impeto, la sua mano preme sulla nuca e mi schiaccia a sé, l’altra mi accarezza la guancia, io ricambio con ardore e sento il fallo dentro i pantaloni che si gonfia velocemente, erano anni che non mi succedeva di eccitarmi durante un bacio.
Lei si incolla al mio corpo e se ne accorge, si stacca e i suoi occhioni mi guardano, le guance rosse: “Ma davvero hai 64 anni? Non ricordo neppure quando è stata l’ultima volta che a uno dei miei ex è ...
... diventato duro solo con un bacio, e il più vecchio di loro aveva 25 anni.”
“Sono sorpreso quanto te, è da un mucchio di anni che non mi capitava… hai visto mai che l’alchimia tra noi due è talmente perfetta da farmi risparmiare i soldi per il Cialis?”
Sorride: “Non essere sciocco, non ti permetto di prendere quelle schifezze chimiche, non dimenticarti che sono al terzo anno di medicina e so di cosa parlo, ci penso io a farlo stare sufficientemente sveglio da permetterci di fare bene all’amore, non sarà come quando avevi 20 anni, ma ti garantisco che ti lascerò solo le forze necessarie per arrivare fino all’auto quando esci da qui, tutte le altre me le prendo io.”
Adesso sono io che la stringo forte e la bacio con passione, lei ricambia con lo stesso ardore, ma mi stacca dopo poco: “Adesso vattene, torna fra un paio d’ore, dammi il tempo di sistemare le mie cose e farmi una doccia… mi porti a mangiare la pizza stasera? Sono mesi che non la mangio e non molto lontano c’è una pizzeria dove fanno la Margherita proprio come a Napoli.”
“Certo mia signora, come comanda”, rispondo scherzando.
Lei si mette a ridere, apre la porta e mi spinge fuori, nel farlo mi accarezza le natiche: “Mmmmhh, anche le tue chiappe sono sode… chissà cosa succederà stasera dopo la pizza.”
Mi volto, lei sorride, mi fa l’occhiolino e chiude la porta.
Perdiana, questa ragazza è davvero adorabile.
Aveva ragione, la pizza che ho mangiato era uno spettacolo, una semplice Margherita se fatta ...