1. Maria luisa, la figlia troia dei vicini 1


    Data: 14/12/2019, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69

    ... da un po’ che la porcellina mi stava provocando !
    
    Mi venne vicino e mi diede un bacio sulla guancia. Andammo nel mio studio e lei posò i libri sulla scrivania.
    
    -‘Fa caldo qui’ fece, aprendosi la zip della parte superiore della tuta. Sotto non indossava nulla. Anche senza aprirla del tutto, si vedeva l’avvallamento in mezzo ai due seni.
    
    -‘Sarà il caso che tu chiuda quella cosa o che indossi qualcos’altro’ osservai.
    
    -‘Non ho altro’ fece, avvicinandomisi e buttandomi le braccia al collo. Così facendo la giacca si aprì del tutto, mostrandomi quelle due meraviglie che erano le sue tette, con due piccoli capezzoli rosa, appuntiti.
    
    Io la abbracciai, traendola a me e lei incollò le sue labbra alle mie. Poi, la sua linguetta saettò fuori e si aprì la strada fra le mie labbra. Io la tenevo stretta a me, una mano sulla sua schiena nuda e con l’altra, che avevo infilato dentro i calzoni della tuta, le stringevo una chiappetta, nuda anch’essa.
    
    Mentre ci baciavamo, tolse le braccia dal mio collo e lasciò cadere la giacca a terra, poi mi alzò la maglietta ed incollò le sue tettine, i capezzoli oramai duri come il marmo, sul mio petto, rimettendo poi le braccia attorno al mio collo.
    
    Ci baciammo a lungo, fino a restare senza fiato. Io avevo un’erezione da star male che premeva contro il suo bacino. Quando ci fermammo dal baciarci, io le calai i pantaloni della tuta e, come sospettavo, era senza mutandine. Lei iniziò a slacciarmi i jeans e ad abbassarli, assieme ...
    ... ai boxer. Il mio cazzo svettò, duro come il marmo. Mi s’inginocchiò davanti e mi prese il cazzo in bocca. Ci sapeva fare, ne aveva fatti sicuramente altri ai suoi amici. Ma la fermai subito, avevo altri progetti per lei.
    
    La feci alzare, le feci levare del tutto scarpe e pantaloni, mi levai anch’io i miei, che erano rimasti attorno alle caviglie e la portai nella mia camera da letto.
    
    Lì, la feci stendere sul letto, nuda, ed io, nudo a mia volta, mi stesi accanto a lei. La presi fra le braccia e ripresi a baciarla, mentre iniziavo ad accarezzarle la schiena, il culetto, le gambe. La feci stendere supina ed iniziai a baciarle la faccia, gli occhi, la bocca, mentre con un braccio stavo semi sollevato, con l’altra mano le accarezzavo il seno, la pancia, scendendo fino al monte di Venere. Con la bocca nel frattempo ero sceso sul collo, sui seni, avevo iniziato a succhiarle i capezzoli duri, a prendere in bocca tutte le tette, stringendo la ghiandola.
    
    Lei mugolava dal piacere, emettendo anche dei piccoli urletti, mentre io, con la bocca e con le mani scendevo fino al suo addome, le leccai l’ombelico e giù, piano, dolcemente, fino alla fighetta, le strinsi il clitoride fra le labbra, iniziai e leccarle la patatina, inserendole anche la mia lingua, le infilai un dito nel culetto e lei venne urlando. Ma non avevo ancora finito, continuai a leccarle lentamente le gambe fino al ginocchio, poi a risalire e, quando posai nuovamente la bocca sulla sua passerina, lei venne ...
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