Il ladro - Racconti Erotici

Il ladro

... avuto molte più esperienze, anche trasgressive, infatti si era prestato a rapporti omosex per esaudire un desiderio della moglie.

In ogni caso il mio cazzo svettava, lei era li a pochi centimetri da me con un cazzo in culo che le dava continui orgasmi. Se l’avessi invitata a prenderlo in bocca non avrebbe accettato pensai. Dovevo agire, potevo chiamare in causa il ladro ma volevo fosse lei a prendere l’iniziativa e ad autoliberarsi dai tabù che la opprimevano.

“Tesoro resisti , domani dimenticherai tutto, tutto passerà, amore” le dissi.

Una Iena, “passerà un cazzo, stronzo, il cazzo dal culo non me lo tolgo più” e si ingoio il mio cazzo.

Certo non era proprio esperta nell’arte orale ma lo faceva di gusto. Si gustava proprio il cazzo. Anzi i cazzi.

Denis era mascherato ma immaginavo l’incredulità stampata sul suo volto.

Vista la situazione Denis/ladro disse “Dai porco chiavati la puttana”, lei “ dai Porco, chiava la tua Puttana”.

Il modo come lo disse mi fece sborrare. Lo aveva in bocca e se lo tiro fuori subito appena venni, era ancora troppo per lei.

In ogni ...

... modo mi ripulii e cominciai ad assaporare la sua fica pregna di umori, in capo a pochi minuti si rifece tosto e mi buttai nella mischia. Gioia si lasciò fare di tutto da entrambi. Arrivammo a fare una doppia culo figa.

Ogni tanto entravo nella parte “ma tesoro, sei proprio una Troia”

“ Si, una gran vacca” rispondeva.

Denis era sull’orlo del collasso. Aveva sfondato la moglie come mai aveva nemmeno sperato.

Gioia finalmente aveva lasciato che il suo corpo desse libero sfogo alle pulsioni femminili. Eravamo riusciti, per caso, a trovare un mezzo per liberarla in un colpo solo dai suoi tabù.

Il finale fu quello classico, lei in ginocchio e noi pronti a sborrare.

Denis mi disse che a lei non piaceva, la sborra.

“Pensi non sia abbastanza puttana?” dissi.

Denis capi il gioco “No, non è così Troia”.

Ovviamente era un invito a nozze per lei... ci spompinò entrambi, due cappelle in bocca pronte a riempirla.

Skizzammo quasi all’unisono. Tutta la sborra fini in bocca.

Fece delle smorfie ma ingoio tutto.

Ora una nuova pompinara si aggira affamata per la città.