1. Mary 9 Maggior rischio fa salire ancora l'adrenalina (componente essenziale per un potente orgasmo)


    Data: 14/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Marilena C., Fonte: EroticiRacconti

    ... a fianco alla stanza che a pian terreno volevamo e abbiamo poi allestito per ospitare persone con problemi di movimento, Franco non ha perso l'occasione per strizzarmi forte un seno facendomi male. Non mi ha fatto neanche mancare un commento sussurrato: - non vedo l'ora di assaggiare ancora queste belle tettone.-
    
    Visitando il cortile siamo capitati nel ripostiglio in cui un tempo si lavava a mano la biancheria e la si stendeva ad asciugare, ora utilizzato come ricovero per attrezzi e cianfrusaglie varie.
    
    È successo tutto troppo in fretta: il telefono di mio marito che squilla e lui con un: -scusate- esce dal ripostiglio per rispondere; Franco che mi si incolla addosso e lì, in piedi comincia a frugarmi dappertutto sopra i vestiti; io che provo a respingerlo senza il minimo successo mentre lui si siede su una vecchia poltroncina senza braccioli tirandomi per farmi accomodare sul suo grembo dandogli le spalle. Le sue mani che mi tirano su il maglione fino al collo, senza sfilarmelo del tutto sganciandomi il reggiseno e le tette con il loro peso fuoriescono dalle coppe. Me le strizza. Me le stringe, gioca con i capezzoli, li tira.
    
    Mi fa alzare in piedi per tirarmi giù i pantaloni. Non voglio. Lì, a pochi metri c'è mio marito, anche se fuori dalla nostra visuale, ma questo aumenta il rischio, l'eccitazione, la mia paura e la conseguente adrenalina che ho in corpo con il bisogno di sfogo. Tutto gli riesce facilmente, compreso l'abbassarsi i pantaloni alle caviglie ...
    ... Tirandomi a lui, sempre dandogli le spalle, punta il glande tra le labbra della figa, come ni siedo lo prendo tutto dentro. All'improvviso. Di brutto, senza il minimo preliminare. Un dolore atroce. Mi mordo la nocca dell'indice per non urlare. Dolore che si aggiunge al dolore. Una sua mano tra le cosce mi stuzzica il clitoride mentre l'altra si gode le tette. Poi con le due mani sui miei fianchi guida i movimenti del mio bacino che continuo a dimenare per alleviare il bruciore,
    
    Quando dopo poco il piacere sta sostituendo il dolore per quell'arnese che d'improvviso mi ha lacerato le carni, sento i fiotti di sperma colpirmi l 'utero. Come frustate. Estrema delusione. Lui ansima:
    
    -sei troppo bona! Ne avevo una voglia pazzesca.-
    
    Nonostante il rischio della comparsa di mio marito mi fiondo sul suo pene e con una sega cerco di rianimarlo, di farlo indurire ancora, lo insulto dicendogli che non può lasciarmi così. Mi respinge e risistemandosi mi dice di tenermi pronta tra due giorni che nel tardo pomeriggio sarebbe passato a prendermi:
    
    -Ti voglio portare in un posto.-
    
    Sono arrabbiata, confusa, eccitata come non mai. Devo compiere uno sforzo immane per fingermi tranquilla alla ricomparsa di mio marito al quale Franco si rivolge:
    
    -stavo dicendo a sua moglie che domani pomeriggio a …...., inizia una “due giorni” sulle nuove tecniche, nuovi materiali e nuove modalità di finanziamento per le ristrutturazioni in campo edilizio. Mi sembra un'ottima occasione, potremmo andare a ...