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Il mozzo e fagioli - cap.3
Data: 13/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: klo2000, Fonte: Annunci69
Nicolò Pagano andò nella sua cuccetta (sua si fa per dire, perché i marinai del “Vittoria” dormivano nella prima cuccetta libera che riuscivano a trovare) a dormire…era stanco morto per tutte le cose che erano successe nel suo primo giorno di navigazione…e per quello che aveva subito da più di metà equipaggio…e ancora stravolto per quanto aveva scoperto dopo con il dottore…stava per prendere sonno quando allungò una mano fuori dalla cuccetta…e dalla cuccetta a fianco della sua, dove aveva trovato posto il dottore, una mano gliela prese e gliela tenne stretta….si sentì tranquillo e protetto da quella mano che in qualche modo aveva sostituito quella di Teresa che alla sera lo faceva dormire vicino a se quando il padre era imbarcato…si rilassò e prese sonno… La nave lentamente stava superando il capo di Antibes…la notte era chiara e stellata e tutto procedeva secondo i piani…sulla tolda solo il timoniere e due marinai semplici attendevano a che la navigazione procedesse senza intoppi… Quando fu l’alba il Paganetto cominciò a sentire accanto a se uomini che si alzavano per prendere i posti di lavoro…e anche il cuoco si alzò e lo chiamò…per prima cosa gli ordinò di pulire bene tutto il ponte…e mentre lo faceva, incontrava i marinai che la sera precedente lo avevano sodomizzato che gli sorridevano e lo accarezzavano fra i capelli…o gli strizzavano l’occhio…dall’alto di un albero un marinaio semplice che stava slegando una vela gli gridò con gentile vena ...
... poetica: “Paganetto, anche stasera te lo rimetto!” e da tutti gli angoli della nave si levò una gran risata…. E un altro gli fece eco “Se stasera siamo soli ti ci metto tre fagioli…” frasi che erano abituati a dire per prendere in giro i mozzi e che avevano ripetuto chissà quante volte, ma che ancora facevano ridere quegli uomini abituati ad una vita dura e spartana di solitudine e di cameratismo forzato… Tutti però notarono che mentre Giambrino, il mozzo precedente, per i primi giorni era ombroso e si arrabbiava a queste frecciate, il Paganetto era invece allegro e rispondeva con sorrisi e cenni d’intesa agli uomini che lo prendevano in giro…in fondo capiva che gli volevano bene e che su quella nave l’unico divertimento era lui…e quindi, dopo l’esperienza col dottore, aveva preso sul serio il suo lavoro…e pensava a quanto era stato bello quello che il dottore gli aveva fatto…e che si poteva rifare e che questo li legava in modo particolare…e pensava che dopo lo scalo di Marsiglia ci sarebbe stato lo scalo di Malaga….e lì il dottore gli aveva detto che lo avrebbe fatto scendere dalla nave….e gli avrebbe presentato amici…e fantasticava su quello che sarebbe successo, senza avere la minima idea di cosa lo aspettasse… Quando passò vicino ad Antonio che stava arrotolando una gomena insieme ad un altro marinaio che la sera prima non aveva partecipato al festino, lo sentì dire: “Quel Paganetto lì è fantastico…quando torniamo a Genova dobbiamo andare tutti a ringraziare il Doria che ce lo ha ...