"villa mary... fantastico tuffo nel passato 2"
Data: 10/12/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... delle comode scarpe basse.
La camicia bianca, non completamente abbottonata, faceva intravedere un reggiseno piuttosto piccolo, da cui sembravano voler esplodere le sue tette, divenute più grandi da come le ricordavo.
I capelli, tirati su a crocchia e mantenuti da una pinza di colore chiaro, lasciavano il collo completamente scoperto e solo una ciocca scendeva sull'orecchio destro.
Il vezzo di far spuntare la lingua non l'aveva perso e quella punta rosea mi tornò in mente, quando, tempo addietro, roteava nella mia bocca.
Mi avvicinai al banco e la guardai intensamente negli occhi.
Lei, arrossendo, per prima abbassò i suoi.
"Ti piacerebbe lavorare in questa struttura?" le chiesi.
Rialzò lo sguardo e mi sorrise.
"Dice davvero?" dandomi del lei e porgendomi la tazzina del caffè.
La presi e, con un dito, sfiorai la sua mano.
"Una volta ci davamo del tu, ricordi? Comunque, dico davvero. Ne ho parlato pure con tuo marito e sembrava contento della proposta. Fra qualche settimana l'agriturismo riprenderà la sua attività e tu e Leda...."
"Da quello che ho capito, nel fine settimana, la struttura cambia assetto e..."
Non le feci finire la frase e:
"In quei giorni potresti lavorare solo di giorno, oppure optare per un part time" proposi
Mi guardò perplessa e sbottò.
"Pensi - passando al tu - ovvero, credi che non sia all'altezza di svolgere il lavoro notturno?"
L'ironia era palese e, restituendo la tazzina vuota, le presi la mano e la ...
... strinsi nella mia.
"Vieni di là - indicandole con il capo il mio ufficio - stabiliamo i dettagli" le dissi.
Mi raggiunse dopo un paio di minuti, e ci sedemmo sul divanetto vicino alla porta finestra, uno a fianco dell'altro.
"Lo sai che ti cercai? Chiesi di te alla tua compagna di lavoro al bar, fu lei che mi disse che ti eri sposata e mi fece intendere che non era il caso di insistere" dissi.
"Sì, lo so, me lo riferì. Pure io, in un certo qual modo ti ho cercato!"
"Davvero, quando?"
"Parecchio tempo fa, forse una decina di anni. Incontrai Marcello, ricordi? quello della festa di laurea. Chiesi di te, ma anche lui aveva perso le tue tracce; credevo di non incontrarti mai più".
Mi sembrò un tantino rammaricata, mentre riferiva quelle cose.
"Ero con Marco, quella sera, così ebbi finalmente il coraggio di raccontargli tutto".
"E come ha reagito?"
"La per là, un tantino contrariato, poi qualcosa è scattata in lui; quella sera volle addirittura i particolari e facemmo l'amore, come non succedeva da anni. Comunque, non sa che sei tu".
Rimasi in silenzio, mentre lei guardava il soffitto con un certo imbarazzo ed io, quasi per sdrammatizzare, aggiunsi:
"Invece, eccomi!" attirandola a me.
Ebbe solo un attimo di irrigidimento, poi si lasciò baciare.
Riuscii a far scivolare la mia lingua nella sua bocca e lei intrecciò la sua con la mia.
Il suo modo, quasi selvaggio, di baciare mi ritornò presto in mente, ma quando intrufolai le mie mani nella ...