L’avventura alle terme
Data: 10/12/2019,
Categorie:
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: Dedalus, Fonte: RaccontiMilu
... stata del tutto sincera con Alberto. O meglio non gli aveva raccontato tutto. Si era tenuta la parte migliore per sé.
Dopo l’avventura in piscina Martina e Giada erano andate nello spogliatoio, avevano fatto la doccia e poi erano rientrate nei camerini, per cambiarsi. I camerini erano vicini. La mano di Martina cominciò ad accarezzarsi leggermente, passando un dito lungo il contorno delle grandi labbra. La fica non era del tutto depilata, una piccola striscia di cespuglio scuro e ben curato le copriva parte del pube. Era stato mentre si cambiava che aveva nuovamente sentito i gemiti, anche se soffocati, come se chi li facesse cercasse di non farsi sentire. Si era chinata senza fare rumore e l’aveva vista. Martina si allargò le labbra e prese a sfiorarsi il clitoride con movimenti circolari, cominciò ad ansimare. Aveva trattenuto l’eccitazione troppo a lungo e sapeva che non sarebbe durata molto. Quello che vide nel camerino la lasciò senza fiato, Giada era in piedi, completamente nuda, e si stava sditalinando selvaggiamente. Era oscenamente aperta, con una gamba alzata e appoggiata su una panchetta, il corpo ancora lucido dell’acqua non ancora perfettamente asciugata. Martina, dalla sua scomoda posizione, riusciva a vedere le dita entrare e uscire da una fica perfettamente depilata. La carne intorno al pube era più chiara e si vedeva il segno del costume che faceva contrasto con la pelle abbronzata. Il segno intorno ai seni non c’era, Giada prendeva il sole in topless? ...
... Non lo sapeva, ma Martina si rendeva conto di sapere molto poco della sua migliore amica. Martina allargò le gambe e il dito, dal clitoride, scese più in basso, entrando facilmente all’interno della vagina. Era bagnata, ne infilò un altro e prese a muoverlo al suo interno, lasciando che le pareti si allargassero per accoglierlo. Dal basso Martina non riusciva a vedere il volto dell’amica, ma immaginò che una mano fosse sulla bocca, a soffocare i gemiti del piacere. L’altra mano intanto aveva aumentato il ritmo, Martina credeva di percepire l’odore degli umori di Giada. Intanto nel bagno Martina aveva aumentato il ritmo, inarcando la schiena per permettere alla sue dita di entrare bene in profondità. Alberto non lo sapeva, ma da quel pomeriggio estivo, aveva ripreso a masturbarsi con più frequenza, almeno due tre volte la settimana. Prima si masturbava a casa, sotto la doccia o in bagno, quando lui era già a letto, ma nelle ultime settimane aveva preso a toccarsi anche in ufficio. Andava in bagno e si toccava. Non era mai stata meglio. L’immagine della sua migliore amica che si toccava nel camerino era la fantasia ideale per venire. Mancava poco ormai. All’improvviso Martina si accorse che Giada stava per venire. Gli addominali si contraevano velocemente, mentre l’amica cercava di portare il bacino verso le dita, quasi volesse far entrare tutta la mano dentro di sé. All’improvviso Martina vide l’altra mano sinistra di Giada (dov’era prima? sulla bocca come aveva supposto o si ...