L’avventura alle terme
Data: 10/12/2019,
Categorie:
Etero
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: Dedalus, Fonte: RaccontiMilu
... svettato, libero sopra il folto ciuffo di peli del pube, di fronte al suo viso. Martina sentì l’odore della sua eccitazione e vide la cappella rossa e lucida davanti agli occhi. Si sentiva inebriata, raccontare quel che era successo quel pomeriggio, rivivere quelle sensazioni l’aveva turbata, ma anche fatta eccitare. Sapere che anche Alberto si era eccitato le aveva dato una scarica di adrenalina, così come saperlo in suo potere, eccitato per via delle sue parole e di quel che aveva fatto quel pomeriggio. Voleva toccarsi, ma in fondo poteva aspettare ancora un po’ e dare un po’ di sollievo anche a lui. Dalle dimensioni del pene che aveva di fronte, lui ne aveva bisogno quanto lei. Alberto non ci poteva credere. Martina era inginocchiata ai suoi piedi, con una luce di eccitazione negli occhi verdi che lo fissavano. Sembrava posseduta, la bocca, gli occhi, i denti, tutto in lei era lascivo. Aveva aperto la bocca e il suo cazzo le oscillava a pochi centimetri dalle labbra aperte. Gli sorrideva, mentre passava la lingua sulle labbra. Come una cagna, pensò Alberto. Una cagna in calore. Con la destra gli impugnò il pene, scoprendone la cappella arrossata. Con il viso era scesa e le labbra davano dei brevi baci ai testicoli e alla base del pene. Veloci leccate che lo stavano mandando su di giri. ‘Ti sei eccitato vero? Quando pensavi alla mia amica che si toccava vicino a me?’ Sì, dovette ammettere lui. ‘Pensavi alle sue mani su di me, vero? A come sarebbe stato se invece di ...
... accarezzarmi avessero fatto altro’Ti sarebbe piaciuto che mi toccasse, vero?’ Alberto la guardò, per essere sicuro che dicesse sul serio. Che non fosse un trappola. Ma non lo era. Gli occhi di Martina lo guardavano da sotto il cazzo, la lingua impegnata a leccargli le palle, mentre la mano aveva cominciato a muoversi su e giù, in una sega lenta. I suoi occhi verdi lo guardavano, in attesa, le sue dita scorrevano lungo l’asta. Alberto chiuse gli occhi. ‘Sì’ disse ‘Ho immaginato che ti toccasse, che ti entrasse dentro’ ‘Le sue dita nella mia fichetta fradicia. Nella fica fradicia della tua ragazza. Addormentata. Scommetto che ti saresti fatto una sega pensando a Giada che si faceva la sua migliore amica’ ‘Sì’ disse ancora Alberto. Martina sorrise e si fece scivolare tutto il cazzo in bocca.
Qualche minuto più tardi Martina si lavava via dal viso lo sperma. Quella volta aveva voluto che Alberto le venisse sul viso, invece di ingoiare come era solita fare. Voleva che vedesse lo sperma colpirle la faccia e voleva sentirselo colare addosso, come facevano le attrici nei film porno che vedevano insieme. Alberto non se lo era fatto ripetere due volte e le era venuto addosso. Aveva gli occhi chiusi. Che stupido. Si era perso davvero uno spettacolo, avrebbero dovuto riprovarci. Mentre si toglieva le ultime tracce dal collo, Martina sapeva che quella giornata non era ancora finita. Lei non aveva ancora goduto. Si sedette sul wc e si abbassò i pantaloni e le mutandine e fece pipì. Non era ...