1. Le reazioni alle vibrazioni


    Data: 05/12/2019, Categorie: Incesti Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... stretto ulteriormente e Matteo a quel punto non ha dubitato di una sola parola. Proprio dopo qualche centinaio di metri ha visto un segnale di un’area di sosta e ha imboccato la corsia per arrivarci. Fortunatamente quell’area era completamente vuota. Appena fermata la moto ha fatto scendere il cavalletto e sua madre è scesa dalla motocicletta fissandolo ma non con aria severa. Lei non si è sforzata per levarsi il casco ed ha aspettato che lui le dicesse qualcosa, subito dopo lui, con aria distaccata, le ha intimato “Scendi ora” Matteo ha fatto sostenuto la moto e si è levato la maglietta per vedere se avesse sanguinato quando lo lei lo ha morsicato, poi si è fermato tremando accanto a sua madre la quale con gli occhi ha percorso quel corpo maschile fissando il petto nudo e fermandosi sull’evidente rigonfiamento dei jeans. In Vanna una parte della sua mente ha cercato di dirle che quello che aveva davanti era suo figlio ma quella vocina è stata presto soffocata dal ruggito del bisogno impellente che aveva preso possesso della figa e la spingeva ad aprire le cosce. Ancora una volta avvicinandosi ha allungato una mano ed ha afferrato il cazzo duro come l’acciaio intrappolato in quei jeans. “Far avere orgasmi multipli a tua madre seduta sul retro della tua moto, ti è stato difficile?” ha chiesto lei. “Mamma … a dir la verità … io … beh, sì… non sapevo come fare …. Sei così sexy, sei arrapante da morire”, ha farfugliato Matteo il quale non aveva mai visto sua madre comportarsi ...
    ... in quel modo come fosse posseduta da diavolo. “Tutto questo ti sembra sbagliato!” sbottò Vanna. “Mi dispiace mamma. Katie mi ha riferito che le hai detto che non hai avuto un buon orgasmo da molti mesi a questa parte. Inoltre so che lei ha forti e lunghi orgasmi quando sulla moto andiamo dove siamo passati ora, quindi volevo aiutarti ad averne uno, ecco!” Per Vanna ciò che era successo era sbagliato ma non ce la faceva più, lei aveva bisogno di un cazzo duro. E quella era l’occasione, inoltre era sicura che il figlio non lo avrebbe detto mai a nessuno essendo il massimo della vergogna ma anche della riservatezza, in caso contrario avrebbe perduto sia la sua ragazza che la figa della madre nonché l’affetto e le comodità di una famiglia. “Ho bisogno di essere scopata!” gli gridò Vanna senza ritegno “per favore, scopami!!” ha continuato dopo qualche istante a voce alta. A quella richiesta da parte di Matteo non c’è stata resistenza il quale non ha trovato lì per lì delle scuse avendo il cazzo già pronto, sia nella grossezza che nella lunghezza, per accoppiarsi con Vanna. La risata di sua madre che ha sentito era fredda come non aveva l’aveva sentita. Le parole dicevano che non solo voleva essere scopata perché gli piaceva il figlio, ma anche perché ne aveva anche bisogno e sempre lei, ha proseguito “Se pensi che quello che ritieni il mio uomo sia lo stesso che in questo momento si sta scopando la segretaria di vent’anni in un hotel, allora toglitelo dalla testa che mi scopi sul ...
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