1. Le reazioni alle vibrazioni


    Data: 05/12/2019, Categorie: Incesti Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Vanna si è fermata nel vialetto di casa e si è accigliata con gli occhi fissi sull’oggetto davanti alla porta del garage su cui era seduto uno dei suoi figli. Matteo era in piedi sulla veranda ed osservava sua madre; nel momento in cui aveva smesso di camminare dalla macchina alla porta d’ingresso ha capito cosa era successo: si era dimenticato ed aveva lasciato la bici fuori. “Merda!” ha pensato Matteo “Avrei dovuto mettere quella dannata cosa in garage!” Con un sospiro il ventisettenne è andato verso sua madre la quale, dalla espressione del viso, non si poteva certo dire che fosse felice in quel momento. “Sì mamma” ha detto Matteo “E’ una moto” “Sai come mi sento riguardo a queste cose” ha esclamato sua madre continuando ad aggrottare la fronte. “Lo so” ha sospirato Matteo “Guarda che indosso il casco ed ho fatto tutti i corsi di sicurezza sia della guida che quella stradale e la patente me l’hanno data da circa dieci anni fa” ha detto a sua madre aggiungendo “Ho ventisette anni, mamma, e MI PIACE andare in moto”. Vanna ha sospirato pesantemente pur sapendo che adesso suo figlio era un uomo e l’aspetto del giovane lo ricordava ogni volta che lo vedeva. Infatti i suoi penetranti occhi azzurri, eredità del padre, e le spalle larghe insieme ai forti abbracci che le dava, ricordavano costantemente la mancanza di attenzione che suo marito aveva riservato a Vanna nell’ultimo anno. Quel giovane era sfacciato ed irriverente verso tutti, madre compresa. Spesso la madre lo ...
    ... sgridava dandogli consigli di comportamento. Lei odiava la motocicletta e lui lo sapeva. L’idea di suo figlio che la cavalcava senza protezione le feceva correre un brivido di paura nella schiena. “Vedo persone che ogni giorno vengono al pronto soccorso storpiate per incidenti” ha detto Vanna girandosi verso suo figlio cercando di non fissarlo sul petto mentre il giovane senza maglietta era in piedi accanto a lei. “Guarda” ha detto Matteo avvicinandosi a lei “L’unico modo per tranquillizzarti è provarla” “Provala?” ha chiesto Vanna confusa. La vicinanza del figlio le ha riempito le narici del profumo della colonia usta. L’odore del suo sudore misto al dopobarba le ha fatto girare la testa e lei ha cercato di chiarire i suoi pensieri. Suo figlio si è allungato in avanti e ha preso due caschi dal sedile della motocicletta offrendone uno a sua madre dicendo “Lascia che ti mostri perché a Katie piace così tanto” ha ridacchiato lui. Katie era l’ultima della serie delle fidanzate del figlio negli ultimi anni, ognuna durava non più di sei mesi al massimo e Vanna lo sapeva. Ciò che aveva colpito la donna di quarantotto anni era la strana somiglianza che le ultime tre avevano con lei ed inoltre tette e tre avevano più di trent’anni, avevano tutte i capelli rossi lunghi fino alle spalle come lei e, cosa più importante, tutti e tre erano piuttosto ben dotate nel reparto tette. Per Vanna la sua 3D era qualcosa di cui era sempre stata orgogliosa nonostante il fatto che ci sia stato un piccolo ...
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