A fare jogging con maria ep.1
Data: 01/12/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69
... bocca. Lei mi ha sempre detto che non ama inghiottire, così anche il suo sperma, lo sputò tutto a terra. Lui gli disse:" era tanto che non godevo così! l'avevo capito che ci stavi con me, ma avevo paura di fare la prima mossa! Devi sapere che ho una posizione importante, sono molto conosciuto, e non volgio correre rischi!". Poi gli domando' di me, e lei gli disse:" devi dire al tuo amico che si sbrighi a chiedergliela perché è in un momento di astinenza, e se dura ancora un po', la dà al prossimo che incontra!!". Lui rise e mi confidò:"quello sta impazzendo per scoparsela, ma come me a paura!".
Dopo una ventina di minuti ci incontrammo, Maria aveva un volto sereno, era soddisfatta, e mi fece l'occhiolino, per farmi capire che aveva ottenuto quello che voleva. In effetti devo dire che quando una donna si mette in testa una cosa, non c'è niente che può fermarla. Tornammo alla macchina e i due ci invitarono sabato pomeriggio nell'ufficio dall'avvocato per bere qualcosa assieme. Lui disse:" lo so non è il posto giusto per invitare due belle signore, ma siamo tutti e due sposati e dobbiamo stare attenti!". Il giorno dell'appuntamento, Maria venne da me, ci vestimmo molto sexy: io una gonna cortissima e una camicetta, il tutto contornato da un tacco vertiginoso,; lei indossò un vestitino di jeans e come me tacchi altissimi. L'incontro era fissato per le 16; ci avevano spiegato più o meno dove andare, e quando fummo vicine ci vennero a prendere. Li per li rimanemmo un po' ...
... stupiti, eravamo abituati a vederci in abbigliamento sportivo, ora invece eravamo tutti molto eleganti, quasi non ci riconoscevano. Ci accomodammo, i due erano molto cortesi e ci offrirono un bicchiere di prosecco, su un piccolo tavolo erano già pronti quattro calici; io adoro le bollicine, mi preannunciano qualcosa di spumeggiante. L'ufficio dell'avvocato era molto austero: una grande scrivania su un lato, con dietro una libreria a parete piena di volumi di legge, sull'altro lato un bel divano in pelle nera lucida e due poltrone. Il banchiere, si avvicinò a Maria e la prese da dietro la schiena, se la tirò a se dicendogli che era splendida; l'avvocato mi prese per mano e mi portò in un'altra stanza, più piccola dove si trovava un'altro divanetto.
Ci sedemmo sul divano, lui mi tirò a se' e ci baciammo; un bacio con tanto di lingua, e mentre mi baciava le sue mani erano ovunque: una, me la ritrovai sul seno, l'altra si era infilata sotto il vestito. L'avvocato non era di molte parole, ma sapeva come eccitarmi.
Quando capii che il ghiaccio era rotto, allungai una mano verso i suoi pantaloni, ed iniziai a tastare; sentii sopra il pacco un bel malloppo e gli abbassai la lampo. Infilai la mano, spostai le mutande e finalmente riuscii ad impugnarlo: un bel membro, non super, ma bello grosso e di una buona lunghezza. Lui allora, si distese un po', ed io, dopo avergli tirato giù i pantaloni, mi abbassai per prenderlo in bocca. Quel pene era di mio gradimento, mi piaceva sia di misura ...